Rifiuti, interrogazione di La Vardera all’Ars: “Mancate sanzioni alla Tekra, danno da un milione di euro”

 Rifiuti, interrogazione di La Vardera all’Ars: “Mancate sanzioni alla Tekra, danno da un milione di euro”

La gestione del servizio di igiene urbana a Siracusa approda all’Ars. Il deputato regionale Ismaele La Vardera ha presentato un’interrogazione, con cui chiede risposte  su alcuni aspetti ben precisi. “Con un contratto del 2020- spiega il deputato regionale- il Comune di Siracusa ha affidato per la durata di 7 anni il servizio di “Gestione integrata dei rifiuti urbani ed assimilati” all’interno dell’ARO Siracusa alla ditta TEK.R.A. S.r.l.  per un importo complessivo di oltre 110 milioni di euro. L’appalto prevede espressamente l’obbligo di raccolta domiciliare “porta a porta” e l’obbligo del raggiungimento di raccolta differenziata pari al 65 per entro entro il primo anno del servizio, come media annuale. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi minimi-ricorda La Vardera- è prevista l’applicazione di penalità economiche al gestore, con una decurtazione del 50 per cento degli oneri di smaltimento e una sanzione di 10.000 euro per ogni mese di inadempienza. Il parlamentare dell’Ars evidenzia che “a distanza di oltre 5 anni dall’avvio del servizio, il Comune sembrerebbe non aver mai applicato le sanzioni previste e questo potrebbe aver determinato un danno diretto per la collettività, costretta a sostenere integralmente il pagamento dell’ecotassa e a rinunciare agli introiti da penalità contrattuali, stimati ad oggi in oltre 1 milione di euro”. A confermare “criticità del servizio” sarebbe, secondo La Vardera, l’incarico conferito alla Società Esper Srl di elaborare una proposta di variante del servizio”. Poi un passaggio sul posizionamento dei cassonetti stradali in alcune aree della città, nelle ultime settimane. La Vardera chiede,dunque, alla Regione se “sia stata monitorata l’applicazione dei contratti di servizio ambientale, se non sia necessario disporre un’ispezione regionale o l’invio di un commissario ad acta, se siano stati predisposti strumenti di tutela dell’interesse pubblico e dell’erario comunale e infine quali misure urgenti siano in programma per evitare che situazioni analoghe si verifichino in altri ARO siciliani”. Spiega il responsabile di  Faro Territoriale N2 Movimento Controcorrente,Sebastiano Musco, “il mancato raggiungimento degli obiettivi da parte di Tekra non è soltanto un problema igienico-sanitario: rappresenta anche un danno economico per chi paga regolarmente la Tari e, anziché beneficiare di riduzioni, si trova ogni anno di fronte a nuovi aumenti. Chiediamo,quindi, trasparenza su due aspetti essenziali: perché l’amministrazione comunale non abbia mai applicato sanzioni proporzionate ai disservizi documentati; come siano state utilizzate e rendicontate le risorse che Tekra aveva destinato alla formazione nelle scuole, visto che una parte consistente di questi fondi risulta tuttora senza una chiara destinazione.  La ricomparsa dei cassonetti in diverse zone della città-prosegue Musco- conferma non solo le difficoltà del servizio, ma soprattutto l’assenza di una visione strategica. Una gestione efficace deve prevedere controlli rigorosi, l’uso trasparente delle risorse e il coinvolgimento delle scuole e dei cittadini per costruire una vera cultura ambientale”.

 

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