Riqualificazione del Talete, parla il progettista: "opera semplice e leggibile". Tutti i dettagli

 Riqualificazione del Talete, parla il progettista: "opera semplice e leggibile". Tutti i dettagli

Il progetto di riqualificazione della facciata del parcheggio Talete ha acceso animate discussioni. Per la prima volta, parla oggi il progettista dell’intervento, Giuseppe Stagnitta che, innanzitutto, mostra tutta la sua sorpresa per la presa di posizione dell’ex soprintendente Vera Greco (clicca qui).
Stagnitta parla di “stereotipate e vacue tesi contro il progetto di riqualificazione del prospetto del Talete” e si domanda il motivo di “tanta ostilità” in un giudizio nato “senza conoscere a fondo il progetto” e “con eccessiva frettolosità”.
Ecco allora che è lo stesso Stagnitta ad illustrare il progetto di riqualificazione del prospetto del Talete. “E’ una semplicissima opera di Arte Pubblica che io definirei ‘sociale’. Le applicazioni artistiche finalizzate alla riqualificazione urbana, in contesti particolarmente critici o degradati, possono risultare interventi sterili, a volte dannosi, o più semplicemente, espressione embrionale ed incompleta di un processo molto più complesso ed elaborato. Il costo sociale di un ‘ascolto mancato’ della comunità, potrebbe infatti ridefinire l’arte pubblica, che sia land art o street art o muralismo, come una risposta svelta e superficiale a una stratificazione di problematiche espresse a più livelli e su diversi settori. Un approccio alla riqualificazione urbana sano, che consideri l’arte come uno strumento utile – continua il progettista – pone un suo utilizzo come parte integrante di programmi e progetti complessi, in grado di migliorare la qualità della vita della cittadinanza e avviare nuovi processi di evoluzione sostenibile e inclusiva, che tenga conto non solo delle fasi di creazione, ma anche quella della partecipazione sociale adottando degli interventi che possano generare un valore aggiunto e non soltanto un costo di investimento”.

Ecco perchè, allora, “anziché proporre un muralista o un artista di arte contemporanea internazionale che avrebbe imposto il proprio segno su quel prospetto, senza valutare la leggibilità dell’opera dei non addetti ai lavori, abbiamo cercato di ‘ascoltare’ le persone che vivono il territorio (compreso le Istituzioni) consegnando un intervento che dialoga con il contesto”. L’intervento di abbellimento è quindi “un’opera semplice e leggibile: nell’uso del corten che è materiale ampiamente utilizzato in tantissimi interventi sull’ isola, che sa di mare e di barche (le bitte e le corde sembrano intrappolare questo enorme barcone) e nell’utilizzo del verde che è spina dorsale dell’intero progetto, mentre i pannelli in corten, come in una partitura musicale, cambiano la visione prospettica di questo tozzo e sgraziato edificio. Questo non è mascherare, ma è frutto di un ascolto attivo e costruttivo del e per il territorio”.
Giuseppe Stagnitta svela poi altri dettagli del previsto intervento per mitigare l’impatto della grigia facciata del Talete. “Utilizzeremo i colori Airlite che riducono l’inquinamento dell’aria fino all’88,8%, che abbattono fino al 99,9% di virus e batteri, che prevengono la formazione di muffe e impediscono allo sporco di depositarsi sulle pareti. Rampicanti autoctoni verranno collocati nel belvedere superiore nelle fioriere esistenti che saranno bagnate con un sistema di irrigazione a goccia (installeremo un semplice impianto a goccia con un timer che darà l’acqua quando serve, niente consumi eccessivi o altro), rampicanti sostenuti da un sistema in corde e bitte.
Nessun consumo di energia”.
E’ definibile come intervento di riqualificazione? “Si. Con una visione più ampia e anche strutturale, che costerà solo 56mila euro compreso iva alle casse del Comune di Siracusa. Abbiamo accettato di realizzarlo non per interessi personali come si potrà ben capire dal budget, ma proprio per dare un contributo reale e fattivo”.
Intanto, l’amministrazione comunale inizia a studiare la soluzione a problemi storici del Talete, come l’accumulo delle acque piovane e l’aggiornamento della parte interna del parcheggio.

 

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