Scommesse e videolottery da ora distanti da scuole e chiese: l'ordinanza

 Scommesse e videolottery da ora distanti da scuole e chiese: l'ordinanza

Limitazioni all’attività delle sale scommesse e delle sale gioco per contrastare un fenomeno che causa dipendenza e ricadute patologiche sempre più gravi e diffuse. La stretta è contenuta in un’ordinanza del sindaco, Francesco Italia – che porta anche la firma del dirigente del settore Attività produttive, Vincenzo Migliore – e fissa nuove prescrizioni sull’ubicazione delle sale e sugli orari di apertura.
Destinatari del provvedimento, entrato in vigore giorno 13 e valido anche per le attività non ancora aperte ma che hanno avviato l’iter autorizzativo, sono i proprietari di sale scommesse o di esercizi in cui si svolgono prevalentemente giochi che distribuiscono premi in denaro comprese le video lottery; sono escluse la sale biliardo e la sale bowling. Da adesso potranno essere collocate a non meno di 500 metri di distanza da scuole, luoghi di culto, centri di aggregazione di vario tipo (giovanile, culturale, ricreativo), centri sportivi frequentati prevalentemente da giovani, strutture residenziali o semi-residenziali socio-sanitarie.
Queste attività inoltre osserveranno nel corso dell’anno due regimi orari diversi. Dal 15 settembre al 15 giugno, dunque nel periodo scolastico, dal lunedì al sabato, saranno aperte dalle 13 alle 3 del mattino successivo; le domeniche e i festivi, dalle 10 alle 3 del mattino. Nei restanti mesi dell’anno, tutti i giorni dalle 10 alle 3 del mattino, comprese le domeniche e i festivi. In questi stessi orari potranno funzionare le macchinette elettroniche collocate all’interno di esercizi pubblici destinati prioritariamente ad altre attività.
I trasgressori dell’ordinanza pagheranno multe che vanno da 100 a 500 euro.
“Quello del gioco patologico – spiega il sindaco Italia – è un fenomeno che non può lasciare indifferenti anche perché colpisce prevalentemente gli strati più deboli della popolazione. A livello nazionale, le stime prudenziali e gli studi epidemiologici ormai consolidati forniscono numeri pesanti: 200mila giocatori patologici e 800mila giocatori problematici, con perdite medie di 400 euro al mese ciascuno solo alle macchinette elettroniche. Allora stiamo provando di rendere più difficile a queste persone l’accesso ai giochi ma dobbiamo anche tentare a tenerne lontani i giovani e i soggetti deboli che ne possono essere attirati. Ovviamente – conclude il sindaco Italia – non va colpita l’attività d’impresa, ma in questo senso le norme e la giurisprudenza, anche della Corte costituzionale, hanno introdotto strumenti chiari”.
L’ordinanza, infine, impone l’esposizione nelle sale di cartelli che mettono in guardia sui rischi di dipendenza dai giochi con vincite in denaro.

 

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