Servizio idrico e nuova società di gestione, Italia: “Accuse al suono di propaganda”

Con una lunga nota, il sindaco di Siracusa risponde alle critiche mosse dal Forum Acqua Pubblica e da alcune forze politiche relativamente alla società Aretusacque che dovrà gestire il servizio idrico integrato nel siracusano (clicca qui). “E’ necessario ristabilire la verità, tutelare le istituzioni e respingere accuse infondate”, scrive Francesco Italia. “La decisione di costituire una società mista per gestire il servizio idrico integrato è stata presa all’unanimità dall’Assemblea Territoriale Idrica di Siracusa il 27 dicembre 2022. L’assemblea, composta dai sindaci della provincia, ha basato la decisione su motivazioni tecnico-finanziarie documentate. Palazzolo Acreide era assente. Tra i voti favorevoli vi erano anche quelli di sindaci espressione delle stesse forze politiche che oggi sollevano critiche strumentali, alimentando sospetti che non solo non trovano riscontro in alcun atto, ma che risultano gravemente lesivi della verità e della coerenza istituzionale”.
La decisione di virare verso una società mista pubblico-privata a controllo pubblico “è stata adottata alla luce dell’incapacità finanziaria di avviare il percorso della società speciale consortile per scongiurare la perdita di ulteriori finanziamenti e garantire ai cittadini un servizio efficiente, moderno e regolato da criteri di qualità e trasparenza. Il rischio concreto era, e rimane, quello di essere espropriati della possibilità di autodeterminazione, in favore di soluzioni imposte dall’alto o della paralisi amministrativa”, le parole del sindaco di Siracusa che ha anche presieduto l’Ati.
“L’Amministrazione comunale di Siracusa ribadisce il massimo rispetto per il lavoro della magistratura e per il principio di presunzione di innocenza che tutela ogni cittadino fino a sentenza definitiva. Ma proprio per rispetto della giustizia, rifiutiamo con decisione ogni tentativo di accostare le scelte istituzionali dell’ATI di Siracusa. pienamente legittime, autonome e condivise, a indagini giudiziarie in corso che riguardano fatti e contesti del tutto estranei a questo territorio. Le istituzioni non si piegano a sospetti montati ad arte né si fanno intimidire da campagne denigratorie camuffate da battaglie civiche”, ruggisce Italia.
“Il diritto all’acqua – conclude – si difende con le scelte responsabili, non con i comunicati retroattivi né con le accuse velate. Siracusa ha scelto, insieme agli altri comuni della provincia, di preservare il proprio ruolo nella gestione di un bene fondamentale, assicurando al contempo efficienza, investimenti e legalità. È questa la linea che continueremo a seguire, senza tentennamenti e senza timore della propaganda”.