Siracusa. Agroalimentare e politiche turistiche, Confindustria lancia la volata

 Siracusa. Agroalimentare e politiche turistiche, Confindustria lancia la volata

“Dall’industria agroalimentare e dallo sviluppo delle politiche turistiche ci aspettiamo la nascita ed il moltiplicarsi di nuove iniziative imprenditoriali che creino valore, lavoro ed occupazione e che, integrandosi con la ricchezza oggi proveniente dal polo industriale, consentano di fare rientrare tanti giovani che, sfiduciati, in migliaia hanno abbandonato la nostra terra per inseguire le loro aspirazioni”. Così il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, dopo il successo del seminario tenutosi ieri in Confindustria Siracusa organizzato da ICE Agenzia, in collaborazione con Sicindustria/Enterprise Europe Network, sull’export agro-alimentare. Molti i partecipanti e molte nuove aziende, anche di province limitrofe, che stanno sviluppando i loro business anche al di fuori dei confini italiani. Molte le aspettative, come dicono i numeri, legate al settore.
“La condizione fondamentale – dice Diego Bivona – è che la politica, le amministrazioni regionali e comunali si impegnino congiuntamente su tre fronti principali: realizzare le infrastrutture fondamentali per uscire dall’attuale isolamento logistico in cui ogni provincia si muove e rendere possibile o facilitare la circolazione delle merci e delle persone, condizione imprescindibile per la crescita delle imprese agro-alimentari e per favorire i flussi turistici”.
“Poi – continua il Presidente di Confindustria Siracusa – fermare tutti i provvedimenti e norme aggiuntive a quelle esistenti o ridondanti, che creano blocchi o vincoli “tout court” e che ingessano i territori impedendo qualsiasi tipo di sviluppo. Siamo favorevoli alle norme di tutela che però consentano uno sviluppo sostenibile, frutto di confronto e condivisione con il territorio”.
“Terza condizione imprescindibile – conclude Bivona – è la lotta alle fake news che hanno impedito negli ultimi anni importanti investimenti privati che oggi avrebbero avuto un positivo impatto sulla nostra economia, senza nulla togliere alla salvaguardia ambientale o paesaggistica”.

 

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