Siracusa. Racket, il deputato dell' Antimafia Mattiello in aula con l'imprenditore Montoneri

 Siracusa. Racket, il deputato dell' Antimafia Mattiello in aula con l'imprenditore Montoneri

C’era anche il deputato nazionale e coordinatore del quinto comitato dell’Antimafia, che si occupa di testimoni e collaboratori di giustizia, insieme a Ignazio Cutrò (presidente dell’Associazione nazionale testimoni) e a Bruno Piazzese, questa mattina al tribunale di Siracusa, a manifestare la propria vicinanza a Marco Montoneri, l’imprenditore, proprietario di un autosalone di via Necropoli Grotticelle, che a giugno dello scorso anno ha trovato il coraggio di denunciare i suoi presunti estortori che, secondo l’accusa, dal 2010 al 2013, in virtù della presunta vicinanza ad un clan mafioso, si sarebbero fatti consegnare auto e moto senza corrispondere al commerciante alcuna cifra. Montoneri è oggi un testimone di giustizia ed è stato inserito, pertanto, nel relativo programma di protezione. Oggi, l’udienza in Corte d’Assise. Mattiello, Cutrò e Piazzese hanno voluto, con la loro presenza in aula, far sentire all’imprenditore siracusano il proprio sostegno, innanzitutto morale. “I testimoni di giustizia- spiega il parlamentare al termine dell’udienza- sono cittadini normali, onesti, spesso imprenditori che rivendicano il diritto di vivere e lavorare liberi dalla Mafia, con uno Stato capace di proteggerli e sostenerli”. La presenza a Siracusa di Mattiello e Cutrò è stata anche l’occasione per rilanciare una battaglia ancora in corso. “C’è molto lavoro da fare- spiega il coordinatore del quinto comitato Antimafia- per rendere il sistema tutorio speciale a misura di testimone, ad esempio privilegiando l’incidente probatorio e la video conferenza per ridurre al massimo l’esposizione del testimone nel dibattimento processuale, che spesso si svolge nella stessa città in cui il testimone ha presentato le sue denunce, proprio come nel caso di Montonero”: L’imprenditore sarà ancora in udienza la prossima settimana. “Ci aspettiamo subito un giro di boa- conclude Montonero- il protocollo tra il ministero dell’Interno e la Regione Sicilia, così come il decreto attuativo per l’assunzione nella Pubblica Amministrazione dei Testimoni di Giustizia nel resto d’Italia, sono pronti per essere pubblicati. Non ci possono essere altri ritardi”.

 

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