Siracusa. Bando Start Up, città senza idee? Solo 6 le nuove imprese finanziate dal Comune

 Siracusa. Bando Start Up, città senza idee? Solo 6 le nuove imprese finanziate dal Comune

Sembra una Siracusa senza idee quella degli aspiranti imprenditori che potrebbero beneficiare di 10 mila euro a fondo perduto erogati dal Comune ma sembrano non essere particolarmente intraprendenti. Un dato che emerge dall’esito dell’ultimo bando “Star up”, con cui l’amministrazione comunale metteva a disposizione di 18 buone idee di micro imprese nel territorio una somma totale di 180 mila euro. Significava 18 nuove iniziative imprenditoriali da sostenere. La cifra a disposizione è poi stata ridotta con dei provvedimenti adottati sulla base di esigenze di bilancio ma, in realtà, stando ai risultati della graduatoria definitiva pubblicata nei giorni scorsi, per il 2018 sono stati sufficienti 60 mila euro ( a fronte dei circa 90 che sarebbe stato possibile spendere per l’imprenditoria , giovanile e non solo). Finanziate dal Comune alla fine sei nuove micro-attività. Si tratta di: “Cochlea” di Flavio Valente, Sicily 3D di Diego Barrucco, un altro Allevamento elicicolo, di Graziano Garofalo, Bluest-Esperienze Acquatiche Siracusa di Onorato Persifel, “Periperi Welcome” di Ercole Spadoni e Ortigia Bike 360 di Antonio Terranova. La scorsa estate, alla scadenza dei termini del bando, questi furono riaperti, visto il basso numero di proposte pervenute. In particolar modo, nessun ex detenuto aveva proposto la propria idea, rendendo disponibili i fondi inizialmente destinati a tale categoria. Piu’ numerose le proposte degli under 35 (la ripartizione iniziale era stata 40 mila per i giovani, 30 mila per gli over 35 e 20 per gli ex detenuti). Secondo le intenzioni espresse dall’assessore comunale alle Attività Produttive, Fabio Moschella a inizio mese, l’amministrazione sarebbe comunque pronta a riproporre il bando anche per il 2019, sempre che le misure correttive da apportare al Bilancio, come disposto dalla Corte dei Conti lo consentano (modifiche da decidere in queste ore). “Nel caso in cui ci siano margini per operare- spiega Moschella- potremmo ridurre la cifra e il numero di idee da finanziare. Stiamo anche lavorando a un altro aspetto: istituzionalizzare la collaborazione con la Camera di Commercio e la Fondazione Val di Noto per il percorso di assistenza e tutoraggio, che è risultato utilissimo e fondamentale per i nuovi imprenditori”. Un’occasione concreta per chi un’idea l’avrebbe e magari la tiene nel cassetto pensando, con poco ottimismo,  che sia solo una tra le tante.

 

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