Siracusa. Bufera in Procura, un prete difende Giordano: "tirato in ballo per aver cercato di pulire questa fogna"

 Siracusa. Bufera in Procura, un prete difende Giordano: "tirato in ballo per aver cercato di pulire questa fogna"

“Sono a posto con la mia coscienza, pronto a difendermi nelle sedi opportune”. Il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, lo avrebbe confidato ad una ristretta cerchia di amici. Nessuna dichiarazione ufficiale dopo il procedimento aperto dalla prima commissione del Csm. Andrà a Roma nei prossimi giorni, per una nuova audizione. Il rischio è quello di un trasferimento d’ufficio, al termine del procedimento proposto dalla commissione presieduta da Fanfani anche per il pm Giancarlo Longo e il sostituto Maurizio Musco.
Il coinvolgimento del numero uno della Procura siracusana ha sorpreso non poco anche gli osservatori esterni delle ultime vicende attorno al palazzo di viale Santa Panagia. Arrivò nel settembre del 2013 dopo un altro trasferimento d’ufficio: quello dell’allora procuratore capo Ugo Rossi. Era il primo capitolo del cosiddetti “veleni in Procura”. E il primo sforzo fu proprio quello di “normalizzare” una situazione divenuta “pesante”. Giordano apparve come l’uomo giusto, lui ex sostituto procuratore a Catania, procuratore aggiunto a Caltanissetta e poi procuratore capo di Caltagirone.
A difesa aperta di Giordano si schiera padre Rosario Lo Bello, noto per il suo impegno sociale a Siracusa. “Io credo che quest’uomo sia un uomo pulito, che non ha interessi o legami con Siracusa. Ha scritto note disciplinari su chi di dovere. E soprattutto ha portato un po’ di giustizia in una città dove i colletti bianchi possono fare impuniti quello che vogliono”, scrive sulla sua pagina facebook il prelato. “La questione è tutta politica e qui mina l’indipendenza della magistratura”, ricostruisce don Rosario. “Sento il bisogno di rendere il mio piccolo omaggio a quest’uomo delle Istituzioni che sta ricevendo questo trattamento solo perché ha provato a fare un pò di pulizia in questa fogna che è Siracusa”.

 

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