Capitale della Cultura, sogno sfumato. Ecco nel dettaglio cosa aveva progettato Siracusa

 Capitale della Cultura, sogno sfumato. Ecco nel dettaglio cosa aveva progettato Siracusa

E’ contenuta nelle 65 pagine del dossier proposto l’idea di una Siracusa che per un attimo è sembrata vicina al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024. Ha vinto Pesaro ed è un risultato che la città, a partire dal comitato promotore, cerca di metabolizzare proprio in queste ore. Mentre nel salone Paolo Borsellino di Palazzo Vermexio si tiene l’assemblea generale del comitato, momento per tirare le somme e, nelle intenzioni espresse, per “definire le ulteriori tappe per la realizzazione dei progetti contenuti nel dossier presentato lo scorso ottobre al Ministero della cultura”, il dossier viene reso noto nella sua interezza e pubblicato sul sito del Comune insieme allo spot “Siracusa Città d’Acqua e di Luce” realizzato dal regista Gabriele Vinci.

Ma qual era, nel dettaglio, il progetto?

Si parte dall’idea di creare una “città laboratorio” e che ha come obiettivo principale “la rigenerazione di un ambiente urbano che ora vive a ridosso delle bellezze e delle istituzioni che pure lo costellano, la ricucitura di un tessuto sociale la cui stessa autopercezione è a volte offuscata”. Per questo si ipotizza la costituzione di un’agenzia, organismo di gestione con  “il compito di attrarre e facilitare la vita a investitori, ricercatori, studiosi e studenti di un mondo senza ormai confini”.

Un’agenzia, dunque, dovrebbe occuparsi di svolgere attività e agevolare investimenti, ricerche e iniziative di studiosi e studenti.

Se il dossier ripercorre le principali tappe della gloriosa storia di Siracusa, con i suoi aspetti artistici a manifestarne l’essenza, per il futuro, il progetto sarebbe quello di  ripartire “da questo enorme lascito in una prospettiva che guidi la città verso una nuova stagione di consapevolezza culturale, coesione sociale, solidarietà. Città accessibile, che integri e governi le  transizioni digitali ed energetiche, mettendo al centro la qualità della vita dei cittadini e l’ecosistema urbano”.

In che modo?

Il dossier parla ad esempio di ” mezzi moderni e a basso impatto (almeno 12 entro il 2023), l’ampliamento e l’efficientamento del TPL, la SIRACUSA 2024 Città d’Acqua e di Luce 11
realizzazione di parcheggi scambiatori (almeno 3 entro il 2023), di nuove piste e percorsi ciclabili (almeno 4 entro il 2023) e la creazione di nuove zone a traffico limitato sparse in tutto il contesto cittadino”.
Altra sfida inserita, quella sulla gestione del ciclo dei rifiuti, “con il potenziamento della raccolta differenziata e la realizzazione di nuova impiantistica; l’efficientamento energetico degli immobili pubblici e del sistema di pubblica illuminazione; il servizio idrico, in particolare migliorando la qualità dell’acqua pubblica e l’impatto dei reflui nel Porto Grande”.

L’idea espressa è  quella di potenziare servizi, connettività, infrastrutture, spazi per sport, studio
e tempo libero, con l’ambizione di “diventare prestigiosa sede di formazione, consolidando i propri rapporti con università pubbliche e private, Accademie di Belle Arti e del Teatro, proponendosi come “smart venue” per i giovani europei che desiderino lavorare da remoto in un contesto salubre, accogliente, immersi in un paesaggio storico e culturale unico”.

Si torna a parlare di ricucitura tra le periferie e il centro storico, di “diversificazione dell’offerta culturale, di attivazione di filiere culturali e e creative sul territorio”.

In sintesi, i progetti da realizzare prevedevano (e prevedono) tra gli altri aspetti e insieme ad un programma di iniziative  e manifestazioni (in diversi casi riproposte) :la messa in sicurezza e la riapertura delle Latomie dei Cappuccini alla Borgata (lavori in corso con Fondi Regionali e Comunitari per un valore di 1,2 milioni di euro), l’apertura del Museo del Cinema nell’ex Chiesa Cavalieri di Malta in Ortigia, la creazione di una nuova biblioteca e uno spazio aperto al pubblico presso la
sede storica del Liceo Gargallo in Ortigia, la rifunzionalizzazione della Cripta del Collegio per ospitare mostre di arte contemporanea e il rinnovamento del Parco delle sculture nel quartiere Grottasanta.
In questa direttrice rientrano pertanto i progetti riguardanti la creazione del Parco lineare delle mura di Gelone ad opera del Comune, l’integrazione territoriale del parco della Neapolis con le altre zone archeologiche limitrofe (Soprintendenza di Siracusa e Parco Archeologico della Neapolis), la creazione di un Parco delle catacombe che unisce quelle di San Giovanni a quelle di Santa Lucia e a quelle di vigna Cassia (Parco Culturale Ecclesiale), il progetto di Recupero e valorizzazione delle Mura Dionigiane del Comune, di Confindustria, del Patto di Responsabilità Sociale e dell’Ente Fauna. Di grande impatto anche il progetto di Bosco Cittadino che il Comune realizzerà in collaborazione con Arbolia. In questa direttrice , se il titolo fosse arrivato, sarebbe stato investito un milione di euro per realizzare un parcheggio, con Aditus e Momento, dietro l’area gazebo del Parco Archeologico della Neapolis.

Altra idea lanciata, la creazione di un Parco della cultura, con un nuovo museo della città e in questo contesto è stata inserita la realizzazione del famigerato  waterfront nell’area dell’ex Idroscalo sul Porto Grande di fronte ad Ortigia.

Poi nuovi itinerari turistici, basandosi anche sulle nuove ciclabili previste dal Biciplan del Comune e con il  recupero della costa del Porto Grande, i sentieri progettati dall’AMP del Plemmirio per
categorie socialmente sensibili. Lo chiamano “Ottavo quartiere” di Siracusa ed intendono il mare. Tornerebbe in auge l’idea di sistemi di trasporto passeggeri intermodale Barca +
Bus dalla città (Borgata e Grottasanta) a Ortigia e al Plemmirio. La progettazione degli itinerari ha riguardato anche l’area extra-urbana verso sud, valorizzando il Parco del Fiume Ciane e del Tempio di Giove  e creando un itinerario lungo l’antica trazzera che collega il centro città con le zone balneari e con la frazione di Cassibile.

Per la sensibilizzazione e per colmare le lacune in ambito educativo, presentati anche progetti  come il Fiaba Day “Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche” o il progetto della Associazione ValorAbile che integra accessibilità e barriere architettoniche con la creazione
artistica.
Tra le iniziative proposte figurava anche la creazione del Parco del Fiume Ciane e del Tempio di Giove. Vuol dire bonificare l’area, attrezzarla per il tempo libero e la pubblica fruizione e riconnetterla al centro storico tramite mezzi pubblici. Bonifica, in particolare, delle vasche della centrale e valorizzazione “in quanto archeologia industriale oppure come bacino per attività sportive, sarà migliorata la fruibilità delle aree verdi e sarà realizzato un allestimento tabellare in grado di dare notizie sul luogo, la sua storia, le sue particolarità vegetazionali (papiro)”.
Ancora in tema di itinerari, l’Istituto Italiano dei Castelli e l’Associazione Lamba Doria hanno invece
progettato il recuperare una antica trazzera denominata Traversa Sorgenti Fontane Bianche, che collega il centro città con le zone balneari e con la frazione di Cassibile, consentendo di valorizzare strutture fortificate attualmente non raggiungibili e/o poco conosciute, tutte legate ad esigenze difensive e belliche che coprono un arco temporale di molti secoli. A questi progetti si integra la proposta di Legambiente Siracusa di realizzare un efficace e innovativo sistema di segnaletica orizzontale e verticale, insieme alla realizzazione di totem informativi .

Progetti, per realizzare i quali serve la necessaria copertura economica. Proprio su questo tema, durante l’audizione pubblica, la commissione aveva chiesto chiarimenti.

 

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