Siracusa. Caravaggio, appello a prefetto, arcivescovo e soprintendente: "Clima teso, non si vada avanti"

 Siracusa. Caravaggio, appello a prefetto, arcivescovo e soprintendente: "Clima teso, non si vada avanti"

Prefetto, Arcivescovo e Soprintendente ai Beni Culturali. A loro si rivolge lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa con un invito pubblico ad una riflessione sulla richiesta di prestito del  Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio. Le spaccature sono tutt’altro che superate ed una petizione del fronte del “no” viaggia on line. Proprio sui dissensi espressi in proposito focalizza la propria attenzione Giansiracusa, che invita le tre autorità a fare altrettanto. “Una mobilitazione- ricorda- a cui hanno aderito da fine di maggio in poi  intellettuali (350 hanno firmato un apposito appello), associazioni, gruppi culturali, esercenti locali, dirigenti scolastici, docenti universitari, liberi cittadini ( circa 2.500 hanno firmato una petizione che chiede l’inamovibilità dell’opera; un’altra petizione con ampio consenso è in corso). Ad essi si sono aggiunti deputati regionali e nazionali che hanno presentato nelle sedi istituzionali apposite interrogazioni. La stampa nazionale ha raccolto persino il dissenso di illustri personalità del mondo della cultura e dell’arte come Eva Cantarella, Achille Bonito Oliva, Tommaso Montanari”. Lo storico dell’arte evidenzia anche i dissapori che la conferenza stampa al Castello Maniace ha provocato. “Dopo le bacchettate agli studiosi e agli intellettuali dell’Isola, si è passati al contrasto verbale con esponenti della stampa e dell’associazionismo-sottolinea lo studioso siracusano- La saggezza consiglia di non costruire nulla in questo clima di contrasti e di soprassedere alla richiesta di prestito. Si proceda invece-la sollecitazione che nuovamente parte- come da più tempo migliaia di siciliani chiedono, alla valorizzazione in loco dei due dipinti della Badia (Caravaggio e Guinaccia) e al restauro del vano presbiterale della Basilica del Sepolcro, per la definitiva collocazione della tela del Merisi. Le dimensioni (oltre 12 mq) e la fragilità dell’opera (ha avuto modo di constatarlo in passato il Professor Basile dell’ICR, come ci riferisce Vera Greco già Direttrice della Galleria Bellomo) consigliano di non toccare questo capolavoro assoluto della pittura del Seicento”. Giansiracusa, che parla a nome del Centro Culturale Amici del Caravaggio conclude dicendosi certo che “prevarrà la saggezza, anche in merito alla sicurezza e all’ordine pubblico”. Dichiarazione che lascia intuire l’intenzione, nel caso in cui la vicenda non arrivasse ad un punto d’intesa, di portare avanti eventuali eclatanti proteste.

 

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