Siracusa. Centro anziani chiuso ad Epipoli, l'sms di Bandiera: "Sindaco pensaci tu"

 Siracusa. Centro anziani chiuso ad Epipoli, l'sms di Bandiera: "Sindaco pensaci tu"

C’è un’alternativa alla chiusura del centro anziani di Epipoli e ad un accorpamento con la struttura di Belvedere o Akradina? Al di là della polemica (piccata) tra il coordinatore provinciale di Forza Italia, Edy Bandiera, e l’assessore alle politiche sociali, Giovanni Sallicano, nessuna risposta chiara all’interrogativo principale.
Gli stessi fruitori del centro hanno rivolto nei giorni scorsi un accorato appello per trovare una soluzione che non li costringa a rinunciare al “loro” punto di ritrovo e socializzazione.
Per il Comune pochi gli iscritti, poca l’attività e troppo caro l’affitto (circa 10.000 euro l’anno). Il centro è commissariato, cosa che a turno è capitata alle varie strutture comunali simili, il sabato ospita nel salone di 34 metri quadrati feste per le quali si autotassano gli stessi anziani iscritti, circa una settantina (non partecipano tutti, ndr) e pare con diverse richieste di iscrizione che – secondo alcune fonti vicine agli uffici – sarebbero ferme e non discusse da circa un anno. Fatto quest’ultimo, però, non ancora confermato a livello ufficiale.
“Caro Giancarlo, ti invitiamo ad un incontro da tenersi nello spazio antistante il centro diurno, a tutt’oggi chiuso, in una prossima e imminente mattina e ad un orario a te comodi, che ti offriamo di individuare”, è l’sms che questa mattina Edy Bandiera ha inviato al sindaco Giancarlo Garozzo. Bypassando il responsabile delle politiche sociali, chiede l’intervento del primo cittadino a cui riconosce – implicitamente – una sensibilità ed un approccio diversi all’argomento. Sallicano, scrive Bandiera nel suo messaggio, è “un assessore capace solo di insulti, sordo alla protesta e invisibile agli anziani del quartiere e che si dimostra incapace di ipotizzare anche la minima soluzione utile al problema. Non c’è il margine politico e umano per poter interloquire proficuamente”. Da qui la decisione di chiedere un intervento in prima persona del sindaco.

 

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