Siracusa. Ciclovia della Magna Grecia, vertice regionale per la grande ciclabile

 Siracusa. Ciclovia della Magna Grecia, vertice regionale per la grande ciclabile

Inizia a prendere forma tratto siciliano della Ciclovia della Magna Grecia. Questa mattina riunione a Catania, nella sede della Regione. A rappresentare Siracusa c’era l’assessore alla Mobilità, Giovanni Randazzo, insieme a Libero Consorzio, Soprintendenza e rappresentanti degli altri comuni coinvolti.
Il progetto preliminare dovrà essere pronto entro dicembre 2020. Messi a disposizione 5,5 milioni di euro per il tratto siciliano, da Messina a Portopalo, per una ciclabile lunga 250km, ideale proseguo della ciclovia che parte da Lagonegro ed attraversa poi la Calabria. In totale quasi 1.000 km di pista ciclabile naturale. La Ciclovia della Magna Grecia è una delle 10 ciclovie inserite nel piano nazionale. Ad aprile scorso è stato firmato a Roma il protocollo d’intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e le Regioni interessate (Sicilia, Calabria e Basilicata) con cui si avvia la procedura che mette a disposizione delle regioni i fondi necessari alla progettazione, per la presentazione dello studio di fattibilità al Ministero entro il dicembre 2020.
Pochi giorni fa, i consiglieri comunali del M5s hanno presentato una mozione con cui propongono di collegare l’esistente pista ciclabile cittadina “Rossana Maiorca” a nuovi tracciati “come la fascia costiera del Porto Grande (dal molo Sant’Antonio alla foce dei fiumi Anapo e Ciane), la riserva naturale fiume Ciane e saline di Siracusa, la foce dei fiumi Anapo e Ciane sino a Punta Castelluccio e Penisola della Maddalena per spingersi a sud attraverso le zone balneari di Arenella, Fontane Bianche-Cassibile. I progetti preliminari – aggiungono i 5 Stelle – sono già pronti: il Comune li fece fare nell’aprile 2011 all’interno del progetto URBACT, finanziato dall’Unione europea. Sono puntualmente rimasti nei cassetti. Una opportunità che adesso non possiamo lasciarci sfuggire per iniziare a cambiare volto a zone spesso abbandonate, ma dall’inestimabile valore”. L’occasione della ciclovia sembra propizia

 

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