Siracusa. Contributi a fondo perduto per le attività di Ortigia: ecco chi può richiederli

 Siracusa. Contributi a fondo perduto per le attività di Ortigia: ecco chi può richiederli

Pubblicato il provvedimento che definisce le modalità ed i termini di presentazione delle istanze per il riconoscimento di un contributo a fondo perduto per le attività economiche e commerciali insediate nei centri storici delle città turistiche capoluogo di provincia o di città metropolitana colpite dal calo dei turisti causato dalla crisi sanitaria del coronavirus. Siracusa rientra fra queste. Il “Decreto Agosto” aveva previsto lo stanziamento di 500 milioni di euro. Si passa, adesso, al secondo step, con la possibilità di presentare le istanze. Iter che si snoderà tramite apposita piattaforma web, a partire da mercoledì prossimo, 18 novembre 2020 e fino al 14 gennaio 2021. Tutte le istanze ammissibili saranno finanziate. Non dipende dalla data di invio. Sufficiente essere in possesso dei necessari requisiti. Eccoli nel dettaglio: – avere il domicilio fiscale o la sede operativa nella Zona “A” ed equipollente della Città di SIRACUSA;
– aver accusato un calo degli incassi di almeno un terzo tra giugno 2019 e giugno 2020; – avere iniziato l’attività prima dell’1 luglio 2020.
Per i soggetti che svolgono autoservizi di trasporto pubblico non di linea l’ambito territoriale di esercizio dell’attività è riferito all’intero territorio comunale.
L’importo massimo erogabile è di 150mila euro; quello minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 per le società. Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dall’1 luglio 2019 il contributo spetta a prescindere.
“Si tratta di una misura molto attesa per le imprese del capoluogo – afferma Gianluca Bottaro presidente comunale di CNA Siracusa – ed è estremamente positivo che la città sia stata inserita in questo particolare elenco in virtù della crescita di presenze in questi ultimi anni. Abbiamo prontamente scritto al sindaco per un chiarimento sul perimetro della zona A e soprattutto di eventuali zone “equipollenti”. Adesso auspichiamo rapidità nella risposta e nelle relative erogazioni agli aventi diritto. È un ristoro molto specifico, per il resto contiamo di migliorare il piano generale di aiuti per le tante, troppe imprese non ricadenti in centro storico ma che stanno avendo fortissime riduzioni di entrate e che non si possono sostenere solo secondo i codici ATECO”.

 

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