Siracusa. Coronavirus, con il Tocilizumab migliorano i pazienti ricoverati all'Umberto I

 Siracusa. Coronavirus, con il Tocilizumab migliorano i pazienti ricoverati all'Umberto I

Migliorano le condizioni di diversi pazienti ricoverati al Covid Center dell’Umberto I di Siracusa. Stanno rispondendo bene alla terapia che prevede l’utilizzo del Tocilizumab. Lo conferma l’infettivologa Antonella Franco, che dirige il reparto di Malattie infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa.
“Riguardo l’esperienza siracusana, sia con protocolli terapeutici suggeriti dalle linee guida Simit sia con il farmaco Tocilizumab, oltre ai due pazienti guariti sia clinicamente sia sierologicamente con tampone negativo ripetuto a distanza di 24 ore e dopo 14 giorni dalla remissione della sintomatologia e 6 pazienti guariti clinicamente, dimessi alcuni a domicilio e altri presso il centro Covid di Noto, in atto, fra i ricoverati, almeno altri 8 pazienti, tra quelli trattati con il Tocilizumab hanno dimostrato netta remissione della sintomatologia con scomparsa della tosse, della febbre, della dispnea e miglioramento della saturazione di ossigeno e sono prossimi alla dimissione”.
L’attenzione rimane alta. “La pandemia è seria ed è necessario restare a casa ed isolarsi per evitare la diffusione del contagio e applicare le norme igienico–sanitarie e i comportamenti dettati dal Ministero della Salute”, spiega l’infettivologa.
Un paziente viene definito guarito quando, “dopo aver presentato manifestazioni cliniche (febbre, rinite, tosse, mal di gola, eventualmente dispnea e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria) associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventa asintomatico per risoluzione della sintomatologia clinica presentata”.
“Il soggetto clinicamente guarito – dice l’infettivologa – può risultare ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. Il paziente guarito è colui il quale risolve i sintomi dell’infezione da Covid-19 e che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro, per la ricerca di SARS-CoV-2”
Per il soggetto asintomatico, “si ritiene opportuno suggerire di ripetere il test per documentare la negativizzazione non prima di 14 giorni (durata raccomandata del periodo d’isolamento/quarantena) dal riscontro della positività”.

 

Potrebbe interessarti