Da Città Giardino a Siracusa per versare l'assegno di mantenimento: "Multato"

 Da Città Giardino a Siracusa per versare l'assegno di mantenimento: "Multato"

“E’ una vicenda assurda, che non tiene conto di aspetti fondamentali della vita di una famiglia, nel dettaglio la mia”. Tanta l’amarezza nelle parole di Salvo, un lettore di SiracusaOggi.it che ha deciso di raccontare un episodio di cui ritiene di essere vittima, per mettere in evidenza come, a volte, le normative danneggino i cittadini, anche quando sono in assoluta buona fede.

“Sono un genitore separato da sette anni -premette Salvo- e verso puntualmente il mio assegno di mantenimento, da sempre con lo stesso metodo di pagamento, stesso giorno del mese, ogni mese, stesso sportello postale, a Siracusa, nonostante io sia residente a Città Giardino, perchè non disponiamo, nella zona in cui vivo, di ufficio postale”. Fin qui, tutto nella norma. Se nel frattempo non fosse subentrata la pandemia e, con essa, le restrizioni legate agli spostamenti.

“Il 7 aprile del 2020, come di consueto-racconta Salvo- mi sono recato a Siracusa per effettuare il solito accredito per il pagamento dell’assegno di mantenimento, (da evidenziare che la mia ex moglie e mamma dei miei figli non percepisce altro reddito) . Nel tardo pomeriggio raggiungo il capoluogo e vengo fermato da una pattuglia di vigili urbani per un controllo. Con mio enorme stupore, sono stato multato  perché la necessità di versare il denaro previsto per il mantenimento di mio figlio e della mia ex moglie (che non lavora) non rientrava tra le ragioni per ritenere regolare il mio spostamento”.

Il cittadino ha presentato ricorso, con l’intenzione di far valere le proprie ragioni. “E’ passato un anno- prosegue- e la prefettura adesso mi comunica il rigetto del ricorso. Grande il mio stupore ed anche la mia delusione- ammette-  Io accetto sempre le decisioni, ma in questo caso non posso accettare la motivazione espressa, secondo cui la ricarica della carta non rappresenta ragione di necessità, nonostante quello sia il denaro con cui la famiglia si sostiene. Certo- osserva infine Salvo- Adesso mi intimano di pagare entro 30 gironi, non importa se siamo in zona Arancione oppure no. In questo caso andare a Siracusa per effettuare il pagamento viene ritenuto motivo di necessità. Pagare lo Stato evidentemente conta più che assistere i propri figli”.

 

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