Siracusa. Differenziata, il “caso” Tiche: alcuni condomini lasciati senza carrellati

 Siracusa. Differenziata, il “caso” Tiche: alcuni condomini lasciati senza carrellati

Ancora un nuovo caso per il sofferto sistema di raccolta differenziata a Siracusa. Mentre si prova a far decollare il porta a porta nel quartiere Tiche, si scopre che in alcune zone del rione non sono stati forniti ai condomini i carrellati per poter conferire i rifiuti, nonostante siano stati tolti i cassonetti dell’indifferenziato dalla strada. E così non c’è alternativa alla spazzatura in strada.
A confermare l’esistenza del problema è anche il comandante del nucleo Ambientale della Polizia Municipale. “A giorni saranno consegnati. Non so perchè non sono stati messi subito a disposizione. Ed ho anche chiesto a Tekra perchè non sono stati messi a disposizione i calendari della differenziata a Tiche”. E cita il caso di viale Santa Panagia 105, dove le bonifiche straordinarie sono all’ordine del giorno anche per questo motivo.
La distribuzione di carrellati e mastelli doveva essere completata nella prima fase di gestione del servizio. Ma tra i tanti inghippi tra ricorsi, contratti annullati e gare da rifare finirono anche i kit per differenziare. Il Comune di Siracusa ha tentato quindi la soluzione “in house”, acquistando i mastelli e i carrellati che servivano per poter fornire le utenze. Ma sul fronte distribuzione non è andata come si pensava. E così c’è chi deve per forza di cose lasciare i sacchetti per terra, davanti casa. Una tentazione per chi non cerca altro che una scusa per lasciare la spazzatura in strada.
Sul fronte del contrasto all’abbandono di spazzatura, si sta giocando la carta dei controlli incrociati soprattutto in Ortigia e Borgata. “Ma possiamo incrociare dati comunali, non altre utenze. Per le quali, peraltro, i tempi si allungherebbero a dismisura prima di riuscire ad individuare qualcosa”. Restano come deterrenti multe e fototrappole che non paiono però spaventare più di tanto. Perchè se è vero che i ricorsi presentati contro le sanzioni sarebbero circa il 20% delle contravvenzioni elevate, sarebbe interessante capire se il restante 80% è stato pagato. Quanto alle telecamere, stratagemmi quasi criminali (cappucci di felpa sul volto, sacchi di plastica in testa, berretti, etc…) vengono ormai adottati pur di continuare a buttare in strada la propria indifferenziata.
Si torna allora ai controlli a campione dei sacchetti abbandonati. Squadre miste di Ambientale e Tekra si occuperanno di risalire agli sporcaccioni attraverso “elementi” utili trovati tra i rifiuti abbandonati. “Non è violazione della privacy. Se si apre un sacchetto lasciato davanti alla porta di casa, si. Ma qui parliamo di sacchetti buttati in mezzo alla strada”.
Sembra sempre più una “battaglia” tra civili ed incivili, con in mezzo contrattempi vari. Per combatterla bastano una decina di agenti in servizio all’Ambientale ed una ventina di telecamere?

 

Potrebbe interessarti