Siracusa. Disabili, pressing della Lega Sicilia per l'attuazione dei progetti individuali

 Siracusa. Disabili, pressing della Lega Sicilia per l'attuazione dei progetti individuali

La Lega Sicilia punta sui Progetti individuali per le persone disabili ed è pronta ad avviare, in provincia, un pressing sulle istituzioni locali. L’intenzione è emersa nel corso della riunione di ieri del  Dipartimento Provinciale per le Disabilità, convocata allo scopo di  esaminare lo stato di attuazione della Legge n.328 del 8 novembre 2000.

“ll Dipartimento provinciale per le Disabilità -spiega il responsabile della Lega Sicilia in provincia di Siracusa, Vincenzo Vinciullo- ritiene di primaria importanza richiamare l’attenzione delle Istituzioni competenti individuate dalla legge e dell’opinione pubblica sulla mancata applicazione, in provincia di Siracusa, della Legge Quadro 328/2000 e nello specifico dell’Art. 14 che ha come obiettivo i “Progetti individuali per le persone disabili. La Legge 328 del 2000 individua gli Organi Istituzionali titolari della realizzazione dei provvedimenti nell’Ente Comune che deve operare d’intesa con le Aziende Sanitarie Locali, su richiesta dell’interessato, deve predisporre il progetto individuale, indicando i vari interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali di cui possa aver bisogno-diritto la persona con disabilità. In quest’ottica- spiega la nota diffusa in mattinata-  è nostro intendimento sollecitare le Istituzioni locali, in primis i Comuni e le Aziende Sanitarie Locali, ognuno per la parti di propria competenza, ad una piena assunzione di responsabilità, poiché riteniamo che i “Progetti individuali per le persone disabili” siano un modello di civiltà compiuta e che sono gli unici che possono consentire il corretto inserimento delle persone con disabilità. E’ nostro intendimento sollecitare la Regione attraverso il Ministero per le Disabilità affinché vengano snellite tutte le procedure necessarie per realizzare questi progetti, perché, ad esempio, continua ad essere insopportabile l’idea che i fondi stanziati per il progetto “Dopo di Noi” siano ritornati indietro senza essere utilizzati, quando i soggetti con disabilità sono abbandonati a se stessi”.

 

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