Chiedeva l’elemosina davanti l’ufficio postale di Riva della Posta con il figlio di appena due mesi in braccio. La giovane romena, di 24 anni, utilizzava il bimbo – è la tesi degli investigatori – per suscitare maggiore pietà durante il suo accattonare. Ma il ricorso a questo “stratagemma” le è costato una denuncia in stato di libertà. L’accusa è accattonaggio a mezzo di minori. Nel nostro ordinamento, chiedere l’elemosina non è considerato un reato a meno che non si esplichi questa “attività” coinvolgendo minori di 14 anni. Se l’accattonaggio avviene in maniera eccessivamente invasiva, bloccando ad esempio il cammino o utilizzando un linguaggio turpe (dipende dalla sensibilità delle “vittime”, ndr), si sconfina nella molestia ipotesi, questa si, prevista e punita dal codice penale.
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