Siracusa e sviluppo, i sindacati chiamano a raccolta associazioni di categoria e Comuni

 Siracusa e sviluppo, i sindacati chiamano a raccolta associazioni di categoria e Comuni

I sindacati Cgil, Cisl e Uil chiamano a raccolta le associazioni di categoria, i sindaci, le forze politiche del territorio. Un appuntamento quello fissato per sabato  mattina, a partire dalle 10 per un confronto webinar sul futuro del territorio.  Nella richiesta di partecipazione, i sindacati rimarcano come “il rilancio del tessuto sociale ed economico del nostro territorio passi attraverso l’utilizzo delle risorse contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo-scrivono ancora Roberto Alosi Vera Carasi e Luisella Lionti- è il tempo del progettare e del costruire il nostro futuro senza tentennamenti né dispersioni di sorta individuando subito gli ostacoli potenziali e il modo per superarli”.
Per le organizzazioni sindacali, “il rispetto dell’asse dei tempi (2023 – 2026) rischia di diventare un drammatico limite competitivo: abbiamo una partita che si gioca in pochi mesi, quella del Recovery Plan, e non possiamo perderla perché su questa partita si gioca il futuro.
Le nostre rappresentanze sociali, istituzionali e politiche, dotando il territorio di qualificati progetti strategici, cantierabili e misurabili sotto il profilo occupazionale e dell’innovazione, in grado di offrire reali condizioni di ripartenza e di sviluppo del nostro territorio. Perché sono i territori i veri motori della ripresa e vanno coinvolti nella stesura del Piano di rilancio e di sviluppo. Il lavoro e la produzione sono il vero buco nero della crisi e insieme la chiave di ogni possibile ricostruzione”. I sindacati suggeriscono di  puntare su quattro assi portanti: rafforzamento del nostro Servizio Sanitario Pubblico; ridare la connotazione hub al Porto di Augusta e tutto quello che comporta tale riconoscimento; infrastrutturazione materiale e immateriale della mobilità, compresa la viabilità minore; rinnovare l’attuale modello industriale traghettandolo verso tecnologie ecocompatibili senza escludere bonifica e risanamento ambientale.

 

 

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