Siracusa. Gestione acqua, Cgil: "Classe dirigente debole e confusa"

 Siracusa. Gestione acqua, Cgil: "Classe dirigente debole e confusa"

“Una coraggiosa assunzione di responsabilità da parte del prefetto, Armando Gradone, ma anche una sonora sconfitta nei confronti della nostra classe dirigente, politica e amministrativa, debole, confusa, disorientata. E’ la lettura che la Cgil di Siracusa da della vicenda relativa alla gestione del servizio idrico integrato. (leggi quì). I novanta giorni di tempo che sindaci, Ato e prefetto si sono dati per trovare una soluzione definitiva “danno la possibilità- secondo il sindacato- di raggiungere due risultati: non interrompere il servizio idrico, mantenendo inalterati gli attuali livelli occupazionali”. Il dato negativo, per la Cgil, resta legato “ad una classe dirigente impreparata ad affrontare questioni di tale spessore e rilevanza sociale per l’intero territorio. Restituire la gestione dell’acqua al servizio pubblico non è uno slogan- chiarisce la Cgil- né può esaurirsi in un ordine del giorno o atto di indirizzo. Comporta, invece, da parte delle amministrazioni comunali, un impegno di spesa serio, programmato e leale e non, come a volte appare, un tentativo di esternalizzare in casa il servizio”. Quella prefettizia, sempre a detta della Cgil, è una “transitoria e sofferta via d’uscita da una condizione emergenziale pericolosissima, gravida di derive incontrollabili, nella quale rischiava di precipitare il nostro territorio in attesa di una rimodulazione complessiva prevista dalla legge regionale, in colpevole ritardo, sulla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato”. Le organizzazioni sindacali incontreranno il commissario dell’Ato,Mario Ortello, nelle prossime ore per definire gli aspetti legati alla salvaguardia dei lavoratori “Sai 8” , aspetto da coniugare con le esigenze del territorio .

 

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