Siracusa. Il coronavirus e le aziende locali, Cna: "per il 70% già ricadute negative"

 Siracusa. Il coronavirus e le aziende locali, Cna: "per il 70% già ricadute negative"

Il 70% delle aziende siracusane accusa già il contraccolpo del coronavirus. La percentuale è stata elaborata da Cna Siracusa con il vicesegretario provinciale, Gianpaolo Miceli, che spiega come “il picco si registra nel settore turistico con una ricaduta negativa per il 78% delle imprese, mentre nell’agroalimentare il dato è pari al 68% e per i balneari al 64%”.
Per Cna diventa, allora, necessario mettere in campo tutte quelle misure capaci di ammortizzare l’emergenza “e preparare, una volta conclusa l’epidemia, la ripartenza dell’intero settore produttivo italiano”.
Il dato siracusano è ancora contenuto, nonostante l’ampia portata, rispetto a quello nazionale. Sempre Cna stima infatti che in Italia quasi tre imprese su quattro accusino ricadute negative provocate dall’emergenza coronavirus. L’85% prevede un peggioramento dei risultati economici per il 2020 mentre il 68% ritiene molto probabile il ricorso ad ammortizzatori sociali. Trasporto persone e Turismo i settori più esposti.
Il problema principale, per le aziende, è la sensibile flessione della domanda ed i difficoltosi rapporti con i fornitori e la logistica.
Le imprese mostrano di reagire con adeguata tempestività al nuovo contesto. Quelle dei settori più esposti e che stanno subendo l’impatto maggiore hanno già messo in campo le prime contromisure attraverso contatti con clienti e fornitori o individuando soluzioni adeguate per la gestione del personale (il 48,9% delle imprese turistiche, il 44,1% per quelle di trasporto passeggeri e il 41,6% per i servizi alla persona). In media il 37% ha già definito e/o avviato azioni per fronteggiare la situazione. Circa il 30% delle imprese dei servizi ha adottato forme di smart working. Il telelavoro, tuttavia, è una soluzione poco praticabile per la maggior parte delle imprese intervistate che operano prevalentemente nei settori manifatturiero, servizi alla persona, trasporti.
Se la fase di emergenza dovesse prolungarsi, il 67,9% delle imprese intervistate ritiene probabile il ricorso ad ammortizzatori sociali. Percentuale che sale al 74% nella Moda, 72,9% nel Trasporto persone e 72,5% nella meccanica. Tutti gli altri comparti mostrano percentuali superiori al 63% ad eccezione dei Servizi alle imprese (il 50%).
Cna ha inoltrato una articolata serie di richieste al governo, mirate a dare ossigeno proprio al comparto produttivo.

foto dal web (mr enterprise)

 

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