Siracusa. Il prestito dell'Annunciazione si farà: "resistenze da retroguardia"

L’Annunciazione di Antonello da Messina andrà a Palermo per la mostra dedicata al maestro del 1400. Nonostante la annunciate barricate e le resistenze di Siracusa, l’assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa, è chiaro. “Sono veramente imbarazzato, perchè questo tipo di atteggiamento non fa onore ai siciliani. Le mostre si fanno in tutto il mondo e sono eventi ormai codificati che danno un valore enorme alla cultura ed a chi presta e riceve”, l’incipit di Tusa. “E’ una battaglia di retroguardia questa scoppiata a Siracusa. Questo atteggiamento mi imbarazza. Persino la National Gallery farà uscire il San Girolamo di Antonello…”, spiega intervenendo al telefono in diretta su Fm Italia.
Quanto alle condizioni del dipinto e la sua inamovibilità, l’assessore regionale chiarisce. “Intanto il quadro non va via per sempre. E poi oggi ci sono tecnologie di trasporto eccezionali”. Per farla breve, “rischi e pericoli non ce ne sono. Chi conduce questa battaglia ha poca memoria. Il quadro è già uscito due volte e per eventi di bassissimo profilo. Spostarlo a San Cataldo, ad esempio, non è stato un evento di grande spessore. Inserirlo in una mostra a Palermo, capitale della cultura, insieme a opere che arrivano dagli Uffizi e dalla National Gallery è una operazione culturale unica”, argomenta Tusa. Il Bellomo, che custodisce l’opera, riceverà in cambio per compensazione tre quadri di Filippo Palladini: Caino e Abele, Santa Caterina e San Girolamo. “E questo permetterà al Bellomo di offrire una novità che, se ben organizzata e comunicata, porterà nuovi benefici anche al museo”, suggerisce il massimo responsabile regionale dei Beni Culturali. Resta, però, ancora un mistero la data di apertura della mostra palermitana, annunciata per il 26 ottobre ma poi rimandata. “Mi auguro la mostra si faccia al più presto, domani incontrerò gli organizzatori per dirimere ultime difficoltà”.

 

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