Siracusa. Il reintegro dell'ex soprintendente Micali, Legambiente: "Non può avvenire. Ecco perchè"

 Siracusa. Il reintegro dell'ex soprintendente Micali, Legambiente: "Non può avvenire. Ecco perchè"

Legambiente alza le barricate contro il possibile reintegro di Orazio Micali alla guida della Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa. L’ordinanza del giudice del lavoro è chiara e rimette al suo posto Micali, rimosso ad ottobre 2013 con diversi mesi d’anticipo rispetto alla scadenza del mandato prevista nel marzo scorso. Il magistrato scrive di “irritualità” nella decisione dell’assessorato regionale ordinando, di fatto, il reintegro – seppur per pochi mesi – dell’ex soprintendente. Ma gli ambientalisti non ci stanno e si mobilitano per chiedere al presidente Crocetta di non sottovalutare eventuali profili di “incompatibilità ambientale” del funzionario.
Ma Micali avrebbe recentemente riportato una condanna in primo grado per reati commessi nell’esercizio della sua funzione: abuso d’ufficio e falso ideologico in atti pubblici. Legambiente chiede allora a Crocetta l’applicazione dell’art.3 del decreto legislativo  39 del 2013. Prevede che chi sia stato condannato anche con sentenza non passata in giudicato per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, non possa ricevere incarichi dirigenziali, interni e esterni nelle pubbliche amministrazioni. A Crocetta Legambiente chiede, quindi, di dare applicazione alla legge e farsi carico di una soluzione che, nel rispetto della sentenza del giudice del lavoro, salvaguardi sia i criteri di trasparenza e legalità che la continuità dell’opera intrapresa dall’attuale soprintendente.

 

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