Siracusa. La burrasca da 400mila euro: il conto dei balneatori per la calamità

 Siracusa. La burrasca da 400mila euro: il conto dei balneatori per la calamità

Ammontano a circa 400mila euro i danni subiti dai balneatori siracusani in occasione della burrasca Medicane. Il mare si è abbattuto sulle coste con una forza mai vista in precedenza, spazzando via solarium pubblici e privati e invadendo sin oltre la linea di costa i lidi di Arenella e Fontane Bianche.
Cna Balneatori ha chiesto al Comune di Siracusa di avanzare alla Regione la richiesta dello stato di calamità ovvero l’accesso a fondi straordinari per poter far fronte ai danni subiti. L’assessore alla Protezione Civile, Giusy Genovesi, ha già detto di voler dare risposte agli operatori in tempi brevi. Questa settimana scattano i controlli congiunti, insieme ai lavori pubblici, per verificare i danni segnalati a seguito degli eventi meteorici eccezionali del 28 settembre scorso. Su quei dati, la giunta comunale valuterà l’opportunità di richiedere lo stato di calamità naturale.
Alle voci critiche che imputano ai balneatori responsabilità per interventi di difesa in ritardo, nonostante l’allerta per Medicane fosse scattata con giorni di anticipo, replica proprio Gianpaolo Miceli di Cna Balneatori. “Quasi tutti hanno adottato misure di sicurezza. Ma un solarium, ad esempio, non lo smonti in due giorni. Se non avessero adottato comportamenti corretti, oggi staremmo parlando di danni ben maggiori”.

 

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