Siracusa. La caffetteria della discordia: ispirata ad Archimede, prende forma tra le polemiche vicino al Maniace

 Siracusa. La caffetteria della discordia: ispirata ad Archimede, prende forma tra le polemiche vicino al Maniace

Eccolo la caffetteria della discordia. Ispirata nelle forme e nei materiali riflettenti al genio di Archimede ed alla leggenda degli specchi ustori è la costruzione che sta prendendo forma all’interno del cantiere della ex piazza d’Armi del Maniace.
Circondato da un grande prato, con le spalle al muraglione medievale occupa circa 50 metri quadrati nell’ampio slargo che – tra mille polemiche – sta per ritornare alla pubblica fruizione seppur con un investimento privato. Dal bando del Demanio ai pareri di Soprintendenza e Comune di Siracusa si è detto molto, quasi tutto. E seppur tra differenze ideologiche e di posizione, la riqualificazione della ex piazza d’Armi sembra incontrare il favore dell’opinione pubblica siracusana.
Lodevole il tentativo di far chiarezza, questa mattina, all’Urban Center, dove sono intervenuti anche i progettisti dello studio Stancanelli di Catania. Operazione che forse sarebbe stata più utile qualche settimana prima ma che costituisce in ogni caso un bel precedente, vista anche la partecipazione di rappresentanti di vari pezzi della società civile. Un confronto che vale come predisposizione alla trasparenza, quanto meno da parte di chi ha accetto di partecipare: dal sindaco Francesco Italia ai rappresentanti della Soprintendenza e degli uffici comunali. Era auspicabile anche la presenza con suoi responsabili del Demanio, autore del bando da cui deriva la concessione di 15 anni ai privati.
Mille metri quadrati di verde, orti aromatici, area bambini e illuminazione notturna artistica sarebbero altri interessanti aspetti del progetto. Ma a dominare il dibattito pubblico è la caffetteria, la sua struttura (non permanente, è stato detto a più voci anche se la Soprintendenza spera in una donazione futura vista la bellezza dell’installazione) e gli scavi operati nel piazzale. Sono le tracciature per i servizi igienici e l’impianto di illuminazione, è stato spiegato. Ricordando che l’area è già stata ispezionata archeologicamente e che l’attuale piano di calpestio in sanpietrini si estende per 50 centimetri in profondità a fronte di scavi comunque di misura inferiore.
Pensare che l’incontro abbia portato d’improvviso la pacificazione sperata dal sindaco Italia è ancora obiettivo lontano. Le divisioni restano, alcune di normale diatriba politica altre di puro livore post elettorale. In mezzo una città confusa che sembra pendere dalle labbra ora di uno, ora di un altro.
Clicca qui per rivedere la diretta di questa mattina di FM ITALIA ed FM ITALIA TV (872dtt)

 

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