Siracusa. La seconda commissione e le dimissioni della presidente D'Amico, si alzano i toni della polemica

 Siracusa. La seconda commissione e le dimissioni della presidente D'Amico, si alzano i toni della polemica

Ancora polemiche in seno alla seconda commissione consiliare, guidata da Sonia D’amico, che ha espresso, nei giorni scorsi, la volontà di dimettersi. Una decisione preannunciata via email e non ancora formalizzata, in attesa di un confronto all’interno del suo partito, il Pd. D’Amico è stata aspramente criticata, nei giorni scorsi, dai consiglieri Salvo Sorbello e Simona Princiotta, secondo cui la commissione non lavorerebbe in maniera utile. “Da mesi- tornano a spiegare Princiotta e Sorbello- contestiamo D’Amico per le modalità di convocazione della commissione e per gli argomenti da trattare. Abbiamo chiesto che le riunioni venissero convocate fuori dagli orari di lavoro, come previsto dalla nuova legge regionale- puntualizzano i due esponenti di opposizione – per evitare al Comune costi di rimborso ai datori di lavoro. Chiediamo, inoltre, di discutere argomenti importanti, che possano incidere in maniera costruttiva sulla qualità della vita dei siracusani, come la refezione scolastica, gli asili nido, il piano finanziario della legge 328, la chiusura della scuola di musica Privitera, l’utilizzo dei fondi per la rivalutazione delle zone periferiche”. Per Simona Princiotta e Salvo Sorbello, la presidente della commissione Politiche sociali “dimentica il vero scopo delle commissione. Più di un consigliere di maggioranza è , intanto, migrato in altre commissioni, e si fa molta fatica a raggiungere il numero legale”. Infine un auspicio, che è anche un ulteriore commento. “Ci auguriamo che la consigliera D’Amico, invece di trincerarsi dietro il suo ruolo di componente dell’esecutivo del Pd- concludono Princiotta e Sorbello- abbia la capacità e la lucidità di fare autocritica”.

 

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