Siracusa. La sfalciatura "svela" il Bosco delle Troiane: arrivano già le prime specie a popolare l'area

 Siracusa. La sfalciatura "svela" il Bosco delle Troiane: arrivano già le prime specie a popolare l'area

Il Bosco delle Troiane è adesso visibile. Dopo la sfalciatura disposta dal Comune, gli alberelli piantati l’anno scorso e quelli piantumati lo scorso inverno lasciano intravedere quello che il bosco sarà. L’amministrazione comunale ha disposto la realizzazione dell’impianto idrico che servirà per tutta la fase di avvio, che durerà circa tre anni. I tempi sono quelli della natura e l’obiettivo è importante per il futuro dei siracusani. Un polmone verde, con le dinamiche vere del bosco. Regalerà ossigeno, in cambio della possibilità di lasciare che le dinamiche della natura, le specie che vorranno popolare l’area, possano vivere tranquillamente, mettendo in moto un meccanismo virtuoso e prezioso.

Il Comitato Aria Nuova ha, in questi mesi, effettuato delle irrigazioni d’emergenza, in assenza dell’impianto idrico ancora non realizzato. Vuol dire che, secchi e acqua, hanno dato alle piante la possibilità di trovare nutrimento.

“Siamo davvero felici del risultato fin qui raggiunto- commenta Fabio Morreale di Natura Sicula- La sfalciatura da parte del comune e l’impianto d’irrigazione che sarà allestito a breve significano attenzione da parte del Comune. Sabato pomeriggio torneremo nel bosco per irrigare le piante in stress idrico. La parte destra è stata irrigata nei giorni scorsi, con il coinvolgimento dei ragazzi indicati dal Tribunale dei Minori di Catania, coinvolti in un progetto di recupero. Un doppio vantaggio, quindi”.
Fino ad oggi l’irrigazione di soccorso è stata effettuata più o meno ogni mese. Quest’anno, dopo un inverno non troppo piovoso, si comincia a fine maggio anzichè a fine giugno. L’intervento manuale di sabato pomeriggio sarà probabilmente l’ultimo prima dell’avvio dell’impianto.

Per alcuni alberi, che hanno nel frattempo messo foglie nuove, rami e perfino polloni, è stato anche già necessario eliminare i succhoni, così da non disperdere energie necessarie per la sana crescita.

“Nelle nostre intenzioni- prosegue Morreale- sarà un bosco a fustaia.

Nel giro di tre anni, gli alberelli saranno ad altezza uomo. Svolgeranno già in maniera utile il loro “lavoro” di eliminazione di anidride carbonica da convertire in ossigeno. Per vederlo alto e fitto passeranno, invece, circa sette anni. Riferimenti indicativi, ovviamente, perchè qui a comandare è il bosco stesso e l’intervento umano deve essere limitato al minimo possibile. Non ci sarà nessun giardino, nessun prato inglese. Quelli continueranno a trovarsi nei parchi. A Scala Greca di sarà, invece, un vero  e proprio polmone verde.

“Abbiamo già notato la presenza dell’upupa, di alcuni rettini come il colubro leopardino- spiega Morreale- della ghiandaia. Tutto questo rappresenta un ottimo segnale, un ottimo inizio, che ci dice che il bosco diventerà quello che sogniamo diventi”.

Chi volesse partecipare, alle 18 di sabato potrà partecipare all’irrigazione degli alberelli. Secchio in mano e voglia di essere parte di questo percorso nuovo e qualche anno fa assolutamente inimmaginabile sono gli unici requisiti richiesti.

 

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