Siracusa. La tragedia dello Zaira, non passa emendamento: scintille Castagnino-Verdi

 Siracusa. La tragedia dello Zaira, non passa emendamento: scintille Castagnino-Verdi

Polemiche a distanza tra maggioranza ed opposizione per la mancata approvazione dell’emendamento al bilancio che prevedeva lo stanziamento di una somma per riportare a Siracusa lo Zaira, il motopesca affondato a Malta. Una tragedia costata peraltro due vite.
L’aula non ha dato il via libera alla misura illustrata in aula da Salvo Castagnino (Siracusa Protagonista). Con 14 astenuti, disco rosso per il provvedimento.
“A me devono però spiegarla questa cosa. Il gruppo dei Verdi presenta un emendamento per spostare la motovedetta della Guardia Costiera donata al Comune ma boccia il nostro emendamento per riportare a Siracusa il peschereccio naufragato a Malta. Vergognosa posizione. Sarà che sono pronti ad entrare in giunta col rimpasto”, dice il consigliere del centrodestra.
Per i Verdi, pronta la replica del consigliere Michele Buonomo. “Ho votato astenuto sulla base dei pareri contrari di ragioniere generale e revisori dei conti e sulla base di un principio adottato per l’esame dei vari emendamenti: non indirizzare somme a qualcuno in particolare. Potrebbero aver bisogno tante altre persone, altri pescherecci e simili. Come consiglieri – continua Buonomo – avevamo raccolto delle somme, tempo addietro, per sostenere la famiglia colpita da questa disgrazia. In ogni caso, anche per altri emendamenti che sembravano indirizzati ad associazioni nello specifico, abbiamo chiesto di far variare dicitura onde evitare un beneficio ad una determinata associazione piuttosto che a tutte le associazioni che si occupano di quella determinata problematica. Da parte nostra, massima solidarietà per la tragedia dello Zaira e per la famiglia siracusana colpita”, ribadisce il consigliere dei Verdi.
Ma Salvo Castagnino non ci sta. “Forse il consigliere Buonomo si è distratto. In aula il ragioniere generale ha spiegato che l’emendamento da 10.000 euro non mettere a rischio il bilancio e non avrebbe creato un debito fuori bilancio. Ha cioè corretto il parere precedente. Quindi continuo a pensare che chi si è astenuto lo ha fatto per altre ragioni più o meno politiche”.

 

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