Siracusa. "L'asilo comunale di via Regia Corte non chiude", incontro in prefettura per tracciare il percorso

 Siracusa. "L'asilo comunale di via Regia Corte non chiude", incontro in prefettura per tracciare il percorso

Potrebbe essere individuata entro un paio di settimane la soluzione definitiva relativa alla gestione dell’asilo nido comunale Baby Smile, che rischiava di essere chiuso per via di una complessa vicenda legata all’affidamento del lotto, nell’ambito della gara d’appalto degli asili nido. Segnali positivi sono emersi da un incontro che si è svolto in prefettura, coinvolta dai sindacati e dalle famiglie dei bambini che frequentano la struttura di via Regia Corte, insieme alla consigliera comunale Simona Princiotta, che ha sollevato, nelle scorse settimane, il problema. Secondo quanto emerso dall’incontro con il vice prefetto, il Comune avrebbe avviato il percorso di rivalutazione delle offerte, così come intimato dal Tar, il tribunale amministrativo a cui la ditta “Amanthea” si è rivolta ritenendo ingiusta la propria esclusione dalla gara d’appalto per eccesso di ribasso. Il lotto è poi stato affidato alla “Solco”. Da verificare la legittimità dell’affidamento in questione. L’ufficio Gare e Contratti sta riesaminando la documentazione, con il coordinamento del Rup, responsabile unico del procedimento, Enzo Miccoli. “Entro un paio di settimane si potrebbe arrivare all’esito definitivo- spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Rosalba Scorpo- stabilendo se sarà la Solco a proseguire il servizio o se, al contrario, subentrerà la “Amathea”. In questo modo l’asilo potrà rimanere operativo, senza alcuna interruzione”. Inizialmente era, invece, stata prospettata una soluzione differente, che prevedeva la necessità di trasferire i bambini che frequentano la struttura di via Regia Corte in un altro degli asili nido della città, a partire dal mese di marzo. Ipotesi respinta dai genitori dei piccoli, che hanno anche protestato davanti alla struttura per dire “no” a quello che sarebbe stato, secondo quanto fatto notare, un passaggio traumatico per i loro bambini, con la necessità di un nuovo inserimento e le conseguenze del caso. Il problema riguarda anche i lavoratori, in attesa di stipendio da dicembre e, quando previsto, degli assegni familiari e degli 80 euro del Governo. Anche questa situazione potrebbe essere sbloccata nel giro di qualche giorno. L’aspetto è stato affrontato nei giorni scorsi, ancora una volta, da Simona Princiotta e dal deputato nazionale, Pippo Zappulla nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede di “Articolo 1”, in via Raffaello. “L’asilo Baby Smile non può e non deve chiudere- hanno sottolineato Princiotta e Zappulla- La sentenza del Tar non ha mai intimato alcuna chiusura e risale al 4 dicembre scorso. Se il tribunale amministrativo avesse spinto il Comune in questa direzione, la struttura sarebbe stata chiusa il giorno successivo alla sentenza, non dopo tre mesi”.
Soddisfazione per la piega che la vicenda sta assumendo viene espressa da “Progetto Siracusa”,  che nei giorni scorsi aveva sottolineato, attraverso le parole di Ezechia Paolo Reale,  quanto inopportuno potesse essere decidere di spostare i bambini altrove. “Lo aveva spiegato lo psicologo e psicoterapeuta del reparto di Neuro Psichiatria Infantile di Siracusa, Salvatore Migliore, su nostra richiesta- ricorda Reale- facendo presente che qualunque spostamento di bambini in tenera età non può essere automatico ma va preparato non solo con l’informazione, piuttosto usando parole adatte a fare accettare il cambiamento, sondando le reazioni ed i sentimenti dei bambini che non possono essere spostati come pacchi” . Il direttivo di “Progetto Siracusa” invita l’assessore Scorpo,  “a tutela dei bambini e delle loro famiglie, a subordinare in futuro l’aspetto economico ai valori sociali più consoni al ruolo rivestito, evitando così decisioni tanto sbagliate da costringere il prefetto ad intervenire”.
 
 

 

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