Siracusa. Braccianti stagionali, firmato il Protocollo di legalità: strumento contro il caporalato

 Siracusa. Braccianti stagionali, firmato il Protocollo di legalità: strumento contro il caporalato

Firmato ieri in prefettura il Protocollo per la prevenzione delle attività illecite in agricoltura e degli insediamenti abitativi spontanei. Un passaggio che segue l’allestimento dell’ostello per braccianti agricoli stagionali di Cassibile. Il prefetto, Giusi Scaduto ha sempre avuto la ferma convinzione che servisse un ulteriore strumento a tutela dei lavoratori agricoli, della filiera agroalimentare e a tutela anche delle cosiddette aziende sane, che operano nel rispetto della legge e delle persone.

Un documento che, in dieci punti, rappresenta uno strumento di contrasto contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro con soluzioni volte a potenziare il sistema di accoglienza per chi è in regola. Anche chi alloggia nel villaggio di Cassibile è in regola con il permesso di soggiorno, ha firmato un contratto di lavoro e paga una cifra agevolata per risiedere negli alloggi allestiti in contrada Palazzo. I controlli da parte delle forze dell’ordine sono costanti. Secondo il prefetto il protocollo firmato ieri rappresenta un ulteriore passo avanti perchè include l’intera provincia, i datori di lavoro in primo luogo. I Comuni, dal canto loro, individueranno immobili pubblici o confiscati da destinare ad attività in linea con quanto il protocollo prevede, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto legato all’individuazione di una sistemazione alloggiativa idonea. Niente più baraccopoli, insomma, è l’obiettivo annunciato e sottoscritto. Niente più illegalità e persone che intorno al fino ad oggi sempre irrisolto problema dei braccianti agricoli stagionali stranieri ha a lungo speculato nel silenzio colpevole di molti.

 

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