Siracusa. Non si arresta la protesta della Polizia Penitenziaria a Cavadonna, sette giorni di autoconsegna

 Siracusa. Non si arresta la protesta della Polizia Penitenziaria a Cavadonna, sette giorni di autoconsegna

Da una settimana prosegue senza sosta la protesta in carcere degli agenti di polizia penitenziaria in servizio a Cavadonna. Oltre 60 si sono autoconsegnati, termine tecnico che significa che da 7 giorni non lasciano la casa circondariale per tornare a casa, neanche a fine turno.
Chiedono una migliore organizzazione dei carichi di lavoro, l’invio di ulteriori unità per impinguare un organico sottodimensionato a fronte di una popolazione carceraria che supera quella che sarebbe la capienza della struttura dove di recente è stato messo in funzione il cosiddetto nuovo padiglione. Poco sicurezza, aggressioni e servizi al lumicino. Anche per i sindacati, Cavadonna rischia di diventare invivibile.
E mentre altre 3 agenti in protesta eri hanno dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso, il segretario dell’Osapp – organizzazione sindacale di categoria – scrive al ministro della Giustizia, Orlando. Chiede di rivedere le piante organiche e soprattutto l’invio urgente di personale di Polizia Penitenziaria dalla Regione, “con le modalità che riterrà più consone, che in qualche modo possano lenire questo estremo disagio”.

 

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