Siracusa. Occhio alle truffe, soprattutto ai danni di anziani: i consigli dei carabinieri

 Siracusa. Occhio alle truffe, soprattutto ai danni di anziani: i consigli dei carabinieri

Attenzione alle truffe, soprattutto ai danni degli anziani. I malintenzionati si sono fatti sempre più scaltri, capaci di carpire la fiducia facendo leva sui sentimenti più profondi e viscerali, chiamando in causa inconsapevoli figli e nipoti.
“La fantasia dei truffatori è quanto mai ampia ed associata ad un atteggiamento spregiudicato e raggirante consente in molti casi ai malfattori di approfittarsi delle malcapitate vittime”, spiegano i carabinieri che invitano a tenere alta l’attenzione.
Negli ultimi mesi si sono verificati diversi casi analoghi di truffe in cui la vittima viene contattata telefonicamente da un sedicente avvocato che riferisce come il figlio, rimasto coinvolto in un incidente stradale, si trovi trattenuto in stato di arresto presso il Comando della Polizia o dei Carabinieri e che occorrono 5-6.000 euro per farlo rilasciare prima che intervenga il Tribunale. Dopodiché se la vittima si dimostrava incredula, lo stesso fornisce un numero telefonico a cui chiamare per chiedere conferma. Ovviamente l’utenza è in uso ad un complice che preparato risponde: “Carabinieri”.
Altri casi ricorrenti sono invece i finti promoter finanziari che offrono alle vittime finanziamenti vantaggiosi, chiedono alcune centinaia di euro per avviare la pratica e poi spariscono nel nulla.
I carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa ricordano alcune semplici regole da mettere in pratica per proteggersi dai malintenzionati: evitare di dare somme di denaro a sedicenti Carabinieri o appartenenti alle Forze di Polizia che si presentano affermando che un familiare è rimasto coinvolto in un incidente e che chiedono soldi per non trattenere in caserma la persona cara; non aprire a sconosciuti che si presentano come tecnici del gas con casacche arancioni e che millantano fughe di gas in casa propria; non dare confidenza per strada a giovani troppo amichevoli che si spacciano per amici/amiche dei propri figli e che, con la scusa di un abbraccio, rubano portafogli o altri oggetti preziosi; evitare anche di far entrare chi si presenta a casa propria come addetto al controllo della dichiarazione dei redditi; evitare di tirare fuori contanti e non dare nessuna confidenza, né al telefono né tantomeno su internet.
Ovviamente, la porta di casa non si apre agli sconosciuti: i funzionari di enti o aziende non si presentano a casa senza preavviso e non compete a loro la riscossione di bollette o il controllo dei pagamenti. Inoltre, un rappresentante delle Forze dell’Ordine in abiti civili con un tesserino di riconoscimento è del tutto inusuale perché nelle abitazioni si opera sempre in uniforme e con le auto di servizio. Evitare infine di mandare i bambini ad aprire la porta e, soprattutto, mai distrarsi.
In ogni caso, se ci dovessero essere dubbi sulla persona che vi sta bussando alla porta, è bene chiamare il 112 e segnalare l’episodio sospetto, troverete sempre qualcuno che vi saprà consigliare al meglio.

 

Potrebbe interessarti