Siracusa. Omicidio di Pippo Scarso, vent’anni di reclusione per Andrea Tranchina

 Siracusa. Omicidio di Pippo Scarso, vent’anni di reclusione per Andrea Tranchina

Vent’anni di reclusione per l’omicidio dell’80enne Pippo Scarso. I giudici della Corte d’Assise hanno riconosciuto il 20enne Andrea Tranchina colpevole di omicidio volontario. Il difensore del ragazza ha optato per il rito abbreviato.
L’80enne morì dopo giorni di agonia a causa anche delle ustioni riportate a causa delle fiamme sprigionate dall’imputato che ha ammesso di aver cosparso il capo dell’anziano con del liquido (alcol, ndr) e di aver poi usato un accendino per appiccare il fuoco.
Il processo si è incentrato sull’analisi di due aspetti: se la morte sia stata conseguenza delle ustioni, che hanno interessato il 13% del corpo della vittima; e se Tranchina fosse consapevole del cosiddetto nesso di casualità ovvero della possibilità che dal suo gesto potessero scaturire conseguenze ben peggiori come, appunto, la morte.
Su questi due punti si è incentrato il processo, concluso con la pesante condanna a 20 anni. Il pm ne aveva chiesti 16, quattro meno di quelli poi comminati. Attesa adesso per le motivazioni, intanto l’avvocato Gianpiero Nassi – difensore del giovane – anticipa la volontà di voler ricorrere in appello.
In precedenza, era stato condannato anche un altro dei ragazzi che prese parte a quella notte di follia, a Grottasanta, tra il 30 settembre ed il 1 ottobre di due anni fa: Marco Gennaro. Per lui, condanna a 10 anni.

 

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