Siracusa. Ospedali aperti a tutte le confessioni religiose

 Siracusa. Ospedali aperti a tutte le confessioni religiose

Libertà di culto garantita a tutte le confessioni religiose negli ospedali della provincia di Siracusa. Pazienti e familiari  potranno – durante i ricoveri – interfacciarsi con rappresentanti della propria fede tutte le volte che ne avvertiranno il bisogno, soprattutto nei momenti più difficili della loro permanenza in ospedale. Convocato un apposito tavolo interreligioso per volontà del commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia. Vi siederanno i  rappresentanti delle principali Comunità religiose diverse dalla Religione Cattolica presenti su tutto il territorio provinciale per la condivisione di un protocollo d’intesa. L’incontro vedrà la partecipazione dell’assessore regionale della Salute Lucia Borsellino e si svolgerà mercoledì 26 febbraio alle  16.
Sono stati invitati anche l’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo, i cappellani dei cinque ospedali della provincia e i direttori medici di Presidio insieme  ai rappresentanti delle Comunità Ortodossa Rumena, Ebraica, Islamica, Buddista Soka Gakkai, della Chiesa Evangelica Battista, Testimoni di Geova, della Chiesa dei Santi degli Ultimi giorni. Il protocollo d’intesa sarà ovviamente integrabile con atti successivi per tutte quelle altre religioni, fedi e confessioni che ne richiederanno la sottoscrizione.
“Il Piano della Salute della Regione Sicilia e la legge di riordino del Sistema sanitario regionale riconoscono, tra i principi fondanti, anche quello dell’umanizzazione – spiega il commissario straordinario Mario Zappia – come principio che sottende a tutte le azioni socio-sanitarie affinché il prendersi cura delle persone e non della sola malattia, costituisca il punto centrale della mission di ogni Azienda sanitaria.  La concezione olistica del paziente impone la ricerca di nuovi percorsi affinché l’umanizzazione, in tutte le sue articolazioni, possa assumere una funzionalità operativa tale da garantire il raggiungimento di percorsi di eccellenza. Ritengo fondamentale, pertanto, nel processo di human-care dell’Azienda Sanitaria di Siracusa, un ulteriore passo nel campo dell’integrazione, garantendo indistintamente a tutte le persone ricoverate anche la libertà di culto e di potersi interfacciare con i rappresentanti della propria fede.  Durante l’incontro valuteremo insieme i contenuti del protocollo che abbiamo già abbozzato per giungere nei giorni immediatamente successivi alla sua sottoscrizione”.

 

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