Siracusa. Pi Greco Day, ancora una volta Archimede trascurato dalla città che difese

 Siracusa. Pi Greco Day, ancora una volta Archimede trascurato dalla città che difese

Oggi, in qualche misura, è anche la sua festa. Il mondo celebra il Pi greco Day, la mitica costante elaborata dal genio siracusano di Archimede. E’ il giorno del 3,14 e di quella serie infinita di numeri che lo seguono. Negli Usa è festa per davvero: nel 2009 Obama ha proclamato ufficialmente la festività in modo “da incoraggiare i giovani allo studio della matematica”.
A Siracusa, però, la ricorrenza passa pressochè inosservata. Povero Archimede, vittima del nemo propheta acceptus est in patria sua. Potrebbe essere una “data” in più per promuovere in qualche modo Siracusa, metterci su anche un discreto business.
Ma il genio di Archimede non pare mai esser stato di gran moda. Qualche infatuazione nel tempo c’è stata e tanto impegno di singoli e associazioni coraggiose. Oggi lo ricordano – nel nome e nello spirito – le feste archimedee.
Ma a parte una piazza, la sala stampa del Comune, una statua bruttina all’interno del parco Robinson di Bosco Minniti e una dentro una scuola ci sono poche tracce di Archimede nella sua città. Gli anziani di Ortigia ancora tramandano la leggenda secondo cui – detto in slang moderno – porterebbe “sfiga” ed ecco perchè è stato sempre personaggio “oscurato”. E le scuole non fanno molto per ridargli popolarità, con pochi appuntamenti con il (noioso, diciamolo) pi greco e la sua giornata internazionale e lo stesso Archimede.
La circoscrizione Ortigia aveva raccolto e rilanciato a dicembre scorso l’invito dello scultore Antonio Leone. Aveva dichiarato di essere disponibile a realizzare gratuitamente la statua chiedendo in cambio solo il rimborso spese per i materiali (circa quattromila euro, pare). In 3/4 mesi l’opera, in pietra locale, sarebbe stata pronta. Ancora una volta, stand-by. Come quel concorso bandito e concluso sempre per una statua per Archimede rimasta, manco a dirlo, sulla carta.
E dire che il genio di casa nostra aveva fatto di tutto per difendere la sua Siracusa. Chissà se oggi se ne sarebbe pentito.

 

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