Siracusa. Polemiche sul Progetto Scuola di Arcigay: "i bimbi non vengano indottrinati". L'assessore: "Nessun patrocinio"

 Siracusa. Polemiche sul Progetto Scuola di Arcigay: "i bimbi non vengano indottrinati". L'assessore: "Nessun patrocinio"

Il progetto di Arcigay Siracusa ha fatto saltare dalla sedia il consigliere comunale Salvo Sorbello. L’associazione presieduta da Armando Caravini sta per varare una serie di incontri sulla diversità che con conferenze e incontri nelle scuole, comprese le quinte elementari e le prime medie. Sorbello ha rivolto un’interrogazione per conoscere nel dettaglio il contenuto del “Progetto Scuola”, che sarebbe patrocinato dall’Assessorato comunale alle politiche scolastiche. “Voglio sapere se e in che modo è stato previsto il coinvolgimento delle famiglie. Se da un lato è infatti necessario riaffermare il dissenso verso ogni tipo di discriminazione – rileva Sorbello – dall’altro si ritiene non sia accettabile qualsiasi forma di indottrinamento ideologico nelle scuole. I bambini e gli adolescenti non devono ricevere un’educazione sessuale di Stato ed a ciascuna famiglia devono essere riconosciute la libertà e la possibilità di scegliere come educare alla sessualità i propri figli. E ciò vale soprattutto in fasce d’età particolarmente delicate, nelle quali l’identità, anche quella sessuale, non ha raggiunto una piena maturazione. I bambini – conclude Salvo Sorbello – devono essere aiutati a coltivare correttamente la propria identità sessuale, basata sulla diversità e non educati in modo ‘neutro’ in attesa che siano loro stessi, in futuro, a scegliere, secondo una discutibile ideologia gender”. Immediata la risposta dell’assessore Valeria Troia. “Nessun patrocinio, nessun progetto e nessun contributo per attività da svolgersi nelle scuole – chiarisce l’esponente della giunta Garozzo – Esiste solo un’interlocuzione con Arcigay e GLBT per la stesura di progetti, che devono necessariamente coinvolgere i dirigenti scolastici, finalizzati ad affermare il principio dell’uguaglianza tra le persone e non certo a toccare temi di educazione sessuale”.

 

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