Siracusa. Rateizzazione saldo Tares: l'opposizione chiede un Consiglio Comunale urgente

 Siracusa. Rateizzazione saldo Tares: l'opposizione chiede un Consiglio Comunale urgente

Saldo Tares. Nei giorni scorsi sono stati consegnati gran parte degli avvisi. I contribuenti siracusani si sono ritrovati tra le mani i modelli per pagare l’ultima delle quattro rate del tributo sui rifiuti, con scadenza il 28 febbraio. Un peso non indifferente per le famiglie del capoluogo che erano si preparate alla scadenza ma speravano in un impatto più soft. Centinaia di euro, 437 in media secondo uno studio Uil citato da Progetto Siracusa, che potrebbero mettere a rischio la “tenuta” economica nel breve periodo di diversi nuclei familiari già provati da una imposizione fiscale centrale a livelli record.
Nasce, allora, l’idea di rateizzare ulteriormente l’ultima rata Tares. Una richiesta insistente nelle ultime ore, che si è levata dai banchi della minoranza in Consiglio Comunale. Alota, Castagnino, Catera, Milazzo, Palestro, Rodante, Sorbello e Vinci hanno firmato una richiesta di convocazione urgente dell’assemblea per discutere – e mettere ai voti – la loro proposta. Pochi i dettagli, si sa solo che l’obiettivo finale è spezzettare ulteriormente la cifra da versare come saldo consentendo un pagamento in due o più tronconi.
La richiesta di convocazione urgente è stata protocollata lo scorso 3 febbraio. Secondo il regolamento, il presidente Antonio Sullo ha a disposizione dieci giorni di tempo per fissare la seduta che, quindi, dovrebbe tenersi entro il 13 febbraio cioè appena due settimane prima della scadenza della tassa. Corsa contro il tempo, per questo aumenta il pressing degli otto consiglieri di minoranza che – sottotraccia – accusano la maggioranza di atteggiamento troppo attendista. Sullo si sarebbe già attivato e si attende ad ore la convocazione in questione.
Nel documento, gli esponenti dell’opposizione “tornano a chiedere al Consiglio Comunale quantomeno di dilazionare i pagamenti e riaprire i termini per ottenere agevolazioni ed esenzioni previste dal regolamento comunale e scarsamente pubblicizzate dall’amministrazione”.

 

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