Siracusa. Rifiuti, emergenza continua: l’emblematico caso di via Pasubio

 Siracusa. Rifiuti, emergenza continua: l’emblematico caso di via Pasubio

Emergenza continua a Siracusa in tema di rifiuti. Dura a morire la pessima abitudine di quanti continuano ad abbandonare rifiuti per strada. La Squadra Ambientale della Polizia Municipale continua a passare al setaccio il territorio. L’amministrazione comunale ha anche inasprito le sanzioni, che adesso vanno dai 300 ai 3 mila euro. Questo, tuttavia, non ferma chi si ostina a non voler effettuare la raccolta differenziata, soprattutto alla Borgata. Caso emblematico, quello vi via Pasubio, dove questa mattina il comandante dell’Ambientale, Romualdo Trionfante, i suoi collaboratori e gli operatori della Tekra, la ditta che gestisce il servizio di Igiene Urbana in città in questa fase, hanno rimosso, in particolar modo, una discarica a cielo aperto: sacchetti dell’immondizia, indifferenziata, lasciati davanti all’ingresso di uno studio medico. I residenti dell’edificio ritenuti responsabili della situazione, sono stati multati. Nonostante questo, dopo poco, nuovi sacchetti si trovavano laddove la discarica era appena stata eliminata. “In quell’area vivono dei cittadini immigrati che non hanno alcuna intenzione, a quanto pare-commenta Trionfante- di mettersi in regola e di adeguarsi a quanto obbligatorio in città. Insieme a loro, “colleghi” siracusani, che in casi limite arrivano, addirittura, ad adirarsi perchè sorpresi e multati, come se avessero ragione”. Proprio questa mattina, l’ulteriore sollecitazione partita dal sindaco, Francesco Italia e indirizzata proprio all’Ambientale, affinchè i controlli non lascino fuori niente e nessuno e affinchè la tolleranza, a questo punto, sia davvero “zero”. “Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti- afferma ancora Trionfante- Continueremo ad effettuare controlli a domicilio, ad aprire i sacchetti della spazzatura per rintracciare la mano che li ha lasciati per strada, deturpando perfino, a volte, l’ingresso di casa propria”. Nei prossimi giorni saranno anche installate 32 fra fotocamere e videocamere nei luoghi ritenuti nevralgici. Saranno, poi, spostate, a seconda delle esigenze. “L’obiettivo è non dare scampo a chi è refrattario, ostinatamente e senza giustificazione alcuna- conclude Trionfante- Non ci fermeremo, nonostante la battaglia sia molto difficile da combattere. Dei risultati, del resto, li abbiamo già ottenuti”.

 

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