Siracusa riscopre il quartiere Umbertino con la Jane’s Walk: tra memoria storica e sfide per l’accessibilità

 Siracusa riscopre il quartiere Umbertino con la Jane’s Walk: tra memoria storica e sfide per l’accessibilità

Sabato 10 maggio si è svolta la seconda edizione della Jane’s Walk a Siracusa, un’iniziativa che ha coinvolto cittadini, studiosi e attivisti in una passeggiata urbana all’insegna della memoria storica, della partecipazione civica e della riflessione sull’accessibilità.
Organizzata dal Rotary Club Siracusa Ortigia, sotto la presidenza della D.ssa Michela Vasques, la camminata ha visto come guide d’eccezione il Prof. Salvatore Adorno e l’architetto Francesco Pappalardo, protagonisti di un itinerario che ha unito racconto storico e analisi urbanistica.
Ispirato all’eredità di Jane Jacobs, attivista e urbanista americana che ha rivoluzionato il modo di intendere le città, il festival Jane’s Walk promuove in tutto il mondo passeggiate partecipate per riscoprire i quartieri, analizzarne le criticità e immaginare spazi urbani più vivibili e inclusivi.
A Siracusa, il tema scelto ha riguardato la riscoperta del quartiere Umbertino e una riflessione sulla sua accessibilità. Partendo dal piazzale delle poste e attraversando viale Montedoro e il Foro Siracusano, il percorso si è concluso in Corso Umberto, cuore di un’area urbana nata alla fine dell’Ottocento su impulso del piano regolatore di Luigi Mauceri. Un impianto moderno per l’epoca, ispirato ai canoni europei di decoro e funzionalità.
Tuttavia, il presente racconta una realtà ben diversa: ostacoli fisici sui marciapiedi, parcheggi abusivi, basole sconnesse e barriere architettoniche rendono oggi difficile, se non impossibile, una mobilità pedonale sicura e accessibile, soprattutto per persone con disabilità, anziani e famiglie con bambini.
Le criticità emerse durante la passeggiata hanno generato un confronto costruttivo tra i partecipanti, che hanno avanzato proposte concrete: dalla regolamentazione dell’uso dello spazio pubblico alla manutenzione delle infrastrutture, fino alla promozione di una mobilità più sostenibile e inclusiva.
La Jane’s Walk si è così rivelata un’occasione preziosa di consapevolezza collettiva e cittadinanza attiva. Ora, il compito spetta alle istituzioni: raccogliere queste istanze e trasformarle in azioni concrete per restituire agli spazi urbani la loro funzione pubblica e sociale. Per una Siracusa più accessibile, più giusta, più viva.

 

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