Siracusa. Si dimette Martello e Cutrufo attacca

 Siracusa. Si dimette Martello e Cutrufo attacca

Erano nell’aria da qualche giorno e oggi sono arrivate. Parliamo delle dimissioni del direttore sportivo dell’SC Siracusa, Giovanni Martello. Per la verità, in società dicono di non averle viste. “Non abbiamo mai ricevuto alcuna comunicazione”, ha fatto sapere il presidente Gaetano Cutrufo. “E da lui, che è persona seria e dal grande senso di responsabilità ci saremmo aspettati tutt’altro modo di agire”, rincara la dose il patron azzurro.
Cutrufo non nasconde il suo disappunto. “Ne ha parlato con la stampa e non con noi. Mi sarei aspettato che avesse esposto i suoi dubbi prima a me. Evidentemente il suo interesse non coincide con quello della squadra ed è giusto, a questo punto, che formalizzi la propria decisione. Il giorno della scelta del tecnico, ricaduta poi su Pippo Strano, ci siamo lasciati in tutt’altro modo. Siamo stati oltre due ore a parlare su come proseguire questa avventura”. Poi la stilettata finale: “Martello ha sempre parlato della necessità di stare uniti attorno allo spogliatoio ma abbandonare in una fase così delicata della stagione è invece segno di scarsa vicinanza alle sorti del Siracusa. E’ giusto allora prenderne atto e agire di conseguenza”.
Intervistato da SiracusaOggi.it, Giovanni Martello cerca di evitare le polemiche. “Premetto che non ho nulla contro Pippo Strano, che anzi ritengo la migliore soluzione per il Siracusa. Il problema è che il presidente mi ha comunicato il nome del nuovo allenatore a cose fatte. Essendo io il direttore sportivo, per come vedo il calcio, avrei dovuto indicare io il tecnico o comunque essere sentito prima della firma. Siccome mi è stata posta come cosa fatta, di fatto il presidente mi ha dimissionato”, spiega l’ex direttore sportivo azzurro. “Significata che non ha bisogno di un ds ma di un dirigente accompagnatore. Non posso essere messo a conoscenza del nuovo allenatore a cosa fatta. Mi ha delegittimato e credo di non poter fare così il direttore sportivo del Siracusa”. Le strade quindi si dividono. Ma senza acredine. “Non da parte mia. Sono il primo ad augurare a tutti traguardi importanti perchè la città e la squadra lo meritano”.

 

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