Una discarica di rifiuti pericolosi nell’area dei Calafatari, all’interno del porto. E’ stata sequestrata dalla Capitaneria di Porto, nell’ambito di un’operazione portata a termine con il settore Ambiente della polizia municipale e in collaborazione con l’Arpa, l’agenzia per la protezione dell’ambiente. Un’attività di polizia giudiziaria volta alla repressione dei reati ambientali. I militari della Guardia Costiera hanno svolto per giorni una serie di attività che hanno condotto alla scoperta di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi e non, speciali ed ingombranti: elettrodomestici, barattoli in lamiera di oli motore e vernici, pneumatici, materiale ferroso, vetri frantumati, filtri di olio motore e plastica di generi diversi. Rifiuti abbandonati in due aree distinte, per 450 metri quadrati circa, e all’interno di un manufatto in muratura che si trova tra le due aree. L’area a cui sono stati posti i sigilli avrebbe “ospitato” rifiuti “tali da compromettere le matrici ambientali e pregiudicare la salute, l’igiene e sanità pubblica e privata. Denuncia, per il momento, nei confronti di ignoti per “attività di gestione di rifiuti non autorizzata e getto pericoloso di cose”.