Siracusa spinge per la proroga del Superbonus 110%: "benefici per 150mln l'anno"

 Siracusa spinge per la proroga del Superbonus 110%: "benefici per 150mln l'anno"

Il presidente di Ance Siracusa, Massimo Riili ha scritto ai parlamentari nazionali e regionali della provincia di Siracusa per chiedere di sostenere con forza, in sede di discussione del disegno di legge di Bilancio all’esame del Parlamento, la proroga fino a dicembre 2023 dei Superbonus al 110%. “È, infatti, assolutamente necessario che questa misura strategica per rimettere in moto l’economia del Paese e la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, venga prorogata. La stessa Europa ne ha riconosciuto la rilevanza per il raggiungimento degli obiettivi del Recovery Plan e del Green Deal”, scrive Riili.
“Ma affinché essa possa avere piena efficacia e diventare realmente volano per la ripresa della crescita, in termini di attivazione di investimenti e di processi di rigenerazione urbana, è necessario estenderne la durata e adeguarla alla complessità degli interventi di messa in sicurezza sismica e riqualificazione energetica, che essa stessa favorisce. La scadenza attualmente prevista al 31 dicembre 2021 infatti – spiega il presidente Riili – non tiene conto della tempistica richiesta dai lavori agevolati: che va dall’approvazione degli interventi, resa ancor più difficoltosa dalla sospensione delle assemblee condominiali a causa delle misure di contenimento del contagio da Covid-19, alla fase progettuale, dall’esecuzione materiale dei lavori, sino agli accordi in merito alla cessione di medesimi bonus a soggetti terzi o alla possibilità di concordare lo ‘sconto in fattura’ con l’impresa esecutrice”.
La proroga avrebbe importanti ricadute sull’economia e sull’occupazione. La stima di Ance parla di 6 miliardi l’anno, con un effetto totale sull’economia di 21 miliardi di euro, “ovvero oltre un punto percentuale di Pil ogni anno”.
Nella provincia di Siracusa, “ipotizzando di intervenire su 100 condomini per ogni anno di proroga, avremmo una ricaduta di lavori per circa 150 milioni di euro l’anno e circa 1500 posti di lavoro nel settore tra diretti e indotto, stabili, per l’intero triennio”.

 

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