Siracusa.Tari, importi alti e pioggia di proteste: il Comune cancella alcune riduzioni

 Siracusa.Tari, importi alti e pioggia di proteste: il Comune cancella alcune riduzioni

Pioggia di proteste da parte degli utenti alle prese con il pagamento del conguaglio Tari. Alla base del malcontento, quanto il nuovo regolamento del Comune di Siracusa prevede, con una pressione che diventa maggiore sui cittadini. Il problema riguarda soprattutto chi possiede una seconda casa. In passato, per le abitazioni che non erano servite dal servizio di raccolta dei rifiuti e che non disponevano di un cassonetto entro un chilometro di distanza, era prevista una decurtazione dell’80 per cento. Essendo, adesso, stato avviato il “porta a porta” anche fuori dal centro urbano, questo importo è stato, invece, riportato al 100 per cento. Per poter usufruire di una scontistica, occorre indicare che si tratta di seconda casa e chiedere la stagionalità. Si può fare, certo, ma da regolamento avrà valore dal 2021 in poi. Centinaia di euro che incidono, in un periodo difficile dal punto di vista economico come quello in corso.

Un ragionamento più o meno analogo riguarda le riduzioni che spettano per altre ragioni, ad esempio quelle legate al reddito. Occorre presentare l’Isee ogni anno in questo caso per poter beneficiare della decurtazione. In ogni caso, con il regolamento adottato dal Comune, non esiste la possibilità di cumulare i benefici. Si applica solo quello con la percentuale più alta.

A stigmatizzare la scelta adottata da palazzo Vermexio, anche alcune associazioni a tutela dei consumatori. L’articolo “incriminato” è il numero 23. Nel dettaglio recita che  “qualora il contribuente abbia diritto a più riduzioni o agevolazioni, può usufruire di quella con percentuale maggiore”. L’accusa è che si possa trattare di una previsione discriminatoria. Nei precedenti regolamenti, il cumulo era consentito fino al 70 per cento del tributo dovuto.

Un problema nel problema riguarda le difficoltà, in questi gironi, per gli utenti in cerca di chiarimenti. Chiamando il centralino, non risponde nessuno.  Il contratto per il servizio di usceri e di centralinisti è scaduto e non è stato ancora rinnovato dal Comune. Occorre, compatibilmente con quanto previsto dalle norme anti-covid, recarsi dunque fisicamente agli sportelli.

Tra le segnalazioni, peraltro, anche quella del presunto malfunzionamento del sistema che, nei Ccr, garantisce la registrazione del peso di particolari tipi di rifiuti, il cui cumulo dovrebbe poi dare diritto alla decurtazione dell’importo della Tari.

Nulla che possa essere imputato alla società che gestisce i servizi di supporto. Le scelte sono scritte “nero su bianco” sul regolamento, che va poi pedissequamente applicato.

 

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