Siracusa. Umberto I: chiudono gli sportelli con la gente ancora in fila. La protesta di Zito (M5S)

 Siracusa. Umberto I: chiudono gli sportelli con la gente ancora in fila. La protesta di Zito (M5S)

Altro che corsie preferenziali. Anche gli onorevoli – alle volte – fanno la fila. Come ad esempio Stefano Zito, deputato regionale del M5S che, come centinaia di siracusani, si era recato al centro prenotazioni dell’ospedale Umberto I per prenotare una visita.
“Come sempre una fila consistente”, esordisce nel suo racconto. “Prendo il biglietto, numero 252, alle 11.38. Sul tabellone luminoso l’indicazione che si è arrivati al 181 ma davanti a me non ci sono più di una quarantina di persone. Tre gli sportelli aperti. Penso allora che non dovrebbero esserci problemi e sbrigare in tempi umani l’incombenza”.
Ma poco dopo le 12.20 chiude un primo sportello. “E alle 12.30 chiudono anche gli altri due. E la gente che era lì dalle 11.00? E la gente che aveva preso un permesso di lavoro? Niente da fare”.
Zito non ci sta. Si avvicina comunque agli sportelli, chiede sulla base di quale atto chiudono nonostante la presenza di altre 15 persone. “Nessuno mi da retta, come se il cittadino non conti assolutamente nulla”. Il deputato non ci sta, chiama al telefono il direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta. “Che cerca di risolvere il disservizio arrecato al pubblico riaprendo gli sportelli”, racconta ancora Zito deciso adesso a portare il “caso” davanti alla Commissione Regionale Sanità.
“La soluzione è semplice, un pò come fanno alle Poste. Lì chiudono le porte ad un certo orario ma continuano a servire chi è già dentro. In maniera simile – spiega – alle 12.00 o alle 12.10 si potrebbe bloccare l’emissione dei tagliandi per potere comunque garantire il servizio a chi ha impiegato già una o più ora in attesa”. E dire che un decreto legislativo del 2009 semplificherebbe ulteriormente la vicenda perchè prevede che il servizio di prenotazione delle visite possa anche essere svolto gratuitamente dalle farmacie. La Sicilia, insieme ad altre regioni, non ha però recepito ancora il provvedimento. “Nell’agosto del 2013 ho presentato una risoluzione a Palermo, ma ancora se ne discute in Commissione”.
mi hanno fuori in tre, loro sanno chi.

 

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