Siracusa. Una via non si nega a nessuno…oppure no? Arenato dal 2015 l'iter per slargo Jano Battaglia

 Siracusa. Una via non si nega a nessuno…oppure no? Arenato dal 2015 l'iter per slargo Jano Battaglia

Ultimamente una via non si nega a nessuno. O quasi. Nel florilegio di intitolazioni ci si è “dimenticati” di un personaggio come Jano Battaglia. A otto anni dalla sua morte, non è ancora arrivato a compimento l’iter di intitolazione della rotatoria di via Augusta dove sarebbe dovuto nascere lo slargo dedicato all’indimenticato uomo di sport e presidente dell’Aics.
E mentre si moltiplicano intitolazioni a trapassati recenti – la cui eredità morale e materiale non è ancora sedimentata e rimane, con rispetto, tutta da valutare per la città e non solo per sue singole componenti – restano fuori dalla memoria collettiva uomini del calibro di Battaglia, di Dino Cartia e di Enzo Maiorca.
Nel marzo del 2015 venne presentata la richiesta di intitolazione per Jano Battaglia. Destinataria la commissione toponomastica del Comune di Siracusa. Ma ad oggi nulla di fatto.
“Siamo stati sempre in silenzio, al nostro posto”, racconta la figlia Paola mentre assiste alla nascita di vie e slarghi da nord a sud della città. “Quando ci hanno presentato la richiesta per intitolare una via a mia padre, l’abbiamo subito condivisa e accolta col cuore. Una bella idea, abbiamo pensato. Sapevamo quanto tempo papà dedicava alla città, dedicandosi allo sport come valore di aggregazione. Lo toglieva a noi, alla sua famiglia. Ma oggi ne siamo orgogliosi di quel suo impegno sano. Assisto a vie e slarghi che nascono così…A noi sapete cosa hanno detto: la famiglia è assente, per questo l’iter non va avanti spedito. Sia chiaro, nessuno ci ha mai chiamato. E, rispettosi e fiduciosi, siamo sempre rimasti al nostro posto”.
Mentre va verso felice conclusione l’iter per intitolare la gradinata dello stadio comunale al presidentissimo Pippo Imbesi, la richiesta nasce spontanea: Siracusa non dimentichi il “suo” Jano Battaglia.

 

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