Monumento di giorno, contenitore di spettacoli la sera: la nuova vita del teatro greco

 Monumento di giorno, contenitore di spettacoli la sera: la nuova vita del teatro greco

L’apertura della Regione che ha deciso di mettere a disposizione anche il teatro greco di Siracusa per concerti ed altre manifestazioni di spettacolo, ha elettrizzato i siracusani. Da decenni si attendeva un provvedimento di questo tipo che rende giustizia al crescente appeal turistico della città che vuole rivaleggiare con Taormina.
Organizzare concerti al teatro greco non è la più semplice delle operazioni tecniche. Ci sono ancora 46 gradini originali in calcare tenerissimo e non in buono stato, quindi per qualsiasi tipo di spettacolo è necessario coprire i gradini. Un problema che, ad esempio, Taormina non ha perchè lì non ci sono più sedute originali e tutto è sostituito con strutture in legno permanenti e sedie in plastica in platea.
La Fondazione Inda “copre” per gli spettacoli classici il teatro e questa operazione andrebbe fatta anche per i concerti, “ingabbiando” il teatro greco alla vista dei turisti che si aspettano la viva pietra scavata e si ritrovano del camouflage.
Cosa significa coprire il teatro? Significa due mesi di lavoro per “coprirlo” e consentire gli spettacoli e un mese per smontare le strutture di copertura delle sedute. In mezzo, due mesi di spettacoli classici più – ipotizziamo – altri due mesi di concerti. Questo comporta che per 7 mesi il teatro non sarebbe visibile nella sua originalità alle migliaia di turisti che pagano 10 euro per visitare il parco della Neapolis.
“Si deve trovare il modo di coprirlo in maniera diversa, in modo da conciliare la fruizione del monumento con gli spettacoli”, suggerisce il presidente di Archeoclub, Carlo Castello. Che però scarta l’ipotesi plexiglass timidamente avanzata di alcuni. Un esperimento simile è stato tentato mezzo secolo fa sul teatro greco di Eraclea con un risultato giudicato oggi negativamente.
Il plexiglass si ingiallisce col tempo, nascondendo la vista dei sottostanti gradini. Non avrebbe inoltre garantito quell’isolamento termico e quella areazione della camera d’aria tra le superfici del monumento e la copertura in perspex.
Impensabile per Siracusa anche il ricorso a speciali resine sintetiche da spennellare sui gradini più teneri. Serve una idea nuova ed efficace per permettere la doppia vita del teatro greco di Siracusa: monumento ammirato di giorno, contenitore di spettacoli datato V secolo a.C. di sera.

 

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