Tentato omicidio di via Cassia, resta in carcere il 57enne arrestato dai Carabinieri

 Tentato omicidio di via Cassia, resta in carcere il 57enne arrestato dai Carabinieri

“Forti screzi con la famiglia del 42enne” sarebbero alla base del tentato omicidio di via Cassia, a Siracusa. Lo ha raccontato al gip il 57enne Sebastiano Miniera, arrestato poco dopo l’esplosione di diversi colpi d’arma da fuoco, nel primo pomeriggio del 27 febbraio scorso. Il 42enne è stato colpito alle gambe da 10 proiettili.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa ha convalidato l’arresto confermando la custodia in carcere, a Cavadonna. Per il gip l’uomo avrebbe manifestato “una totale assenza di autocontrollo”, motivo per cui ha rigettato la richiesta del difensore che aveva proposto una misura meno afflittiva.
Il 57enne, che lavora nell’ospedale Umberto I di Siracusa, ha fornito la sua versione spiegando di essersi sentito in pericolo, in quanto bersaglio di alcuni episodi intimidatori. Ed a proposito, ha riferito di un fatto in particolare, dello scorso gennaio, quando vennero esplosi dei colpi d’arma da fuoco contro la sua abitazione. Non ha saputo indicare, però, precise responsabilità.
In questo quadro di tensione, dopo un nuovo screzio con il 42enne, sarebbe nato l’episodio violento dello scorso giovedì. La pistola utilizzata dal 57enne è stata sequestrata dai Carabinieri. E’ risultata rubata a Canicattini Bagni, nel 2011. I militari hanno bloccato il 57enne a pochi metri dal luogo in cui aveva appena esploso i colpi di pistola. Aveva ancora la pistola in pugno. Disarmato e ammanettato, è stato condotto a fatica all’interno dell’auto di pattuglia mentre alcune persone inferocite hanno tentato di colpirlo.

 

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