Termovalorizzatore di Catania, la Cts della Regione Siciliana “Necessario un più ampio approfondimento”

 Termovalorizzatore di Catania, la Cts della Regione Siciliana “Necessario un più ampio approfondimento”

Il termovalorizzatore di Catania, previsto dal Piano Rifiuti della Regione siciliana, diventa sempre più realtà, dopo il parere positivo, con riserva, ottenuto dalla Commissione Tecnica specialistica per le Autorizzazioni Ambientali (Cts) della Regione Siciliana. Ma è necessario fare chiarezza: “Incomplete notizie su complesse attività istruttorie, avviate da tempo ed ancora in corso di svolgimento a fronte del mutato quadro normativo, e quindi prive di fondamento sugli esiti”. È quanto scrive in una nota la Commissione Tecnica specialistica per le Autorizzazioni Ambientali (Cts) della Regione Siciliana, che fa luce in merito ad alcune notizie riguardanti “al presunto via libera per la realizzazione di un termovalorizzatore a Catania”.
Non si tratta di un si definitivo chiarisce la Cts: “La proposta di parere del referente è stata esaminata dalla CTS, in ragione del tempo trascorso dalla presentazione e dalle audizioni. In considerazione delle complesse questioni ambientali, tecniche e giuridiche emerse durante il dibattito e degli apporti delle associazioni ambientaliste è stato così richiesto un più ampio ed articolato approfondimento”, sottolinea la Commissione.
“La questione è quindi oggetto di valutazioni tecnico-giuridiche da parte del gruppo istruttorio alla stregua degli apporti procedimentali di enti esponenziali di interessi, di modifiche normative (art.14 ter d.l. n.14/2024 conv. l. n.11/2024, che prevede esclusivamente l’iniziativa pubblica per gli impianti) e di pianificazione intervenuti ed in corso di definizione (l’adeguamento del piano regionale rifiuti, all’esame della CTS, già prevede un minore dimensionamento degli impianti). – continua la nota – Solo successivamente potrà essere valutato dalla CTS. Il parere definitivo in merito alla realizzazione dell’iniziativa, quindi, non può in alcun modo considerarsi ancora emesso, mentre continua l’istruttoria comunque dovuta dalla Commissione rispetto ad istanze da tempo presentate”.

 

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