Siracusa. Question time al consiglio comunale: ecco le interrogazioni. Castagnino: "Mi tappano la bocca"

 Siracusa. Question time al consiglio comunale: ecco le interrogazioni. Castagnino: "Mi tappano la bocca"

(cs) Seduta consiliare dedicata al question time. In apertura gli interventi dei consiglieri Castagnino, Vinci, Firenze, Sorbello e Princiotta sulla metodologia utilizzata per la calendarizzazione delle interrogazioni che nella situazione attuale, è stato detto, “limita e riduce” la loro attività ispettiva”. Chiesta la risposta in tempi celeri alle interrogazioni presentate, ribaditi il diritto di presentarne in aula e la prerogativa di ottenere risposte immediate. Sulle questioni sollevate in aula ha risposto il Segretario generale.
Il Consiglio ha quindi approvato il primo punto, i verbali della seduta del 21 ottobre scorso, per poi passare al question time, presenti 27 consiglieri su 40.
La prima interrogazione, a firma del consigliere Simona Princiotta, per conoscere le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione a ricorrere a professionisti esterni per le problematiche connesse alla gestione del servizio idrico; nell’interrogazione, ancora, le motivazioni per le quali non sono stati stabiliti i criteri di scelta delle 12 unità ex Sai8 da assumere insieme alle 73 unità ex Sogeas. Nella risposta scritta, il Direttore generale, Vincenzo Migliore, ricordando le prerogative derivanti al Sindaco dalla Legge regionale 7/92, ha giustificato il ricorso alle collaborazioni esterne, gratuite od onerose, di soggetti qualificati provenienti dalla precedente gestione con la necessità di assicurare la continuità del servizio; per quanto concerne i lavoratori, invece, è stata ribadito che la volontà dell’Amministrazione di tutelare i livelli occupazionali, in particolare dei lavoratori provenienti dalla precedente gestione, deve essere coniugata con le esigenze organizzative e produttive della nuova azienda, per evitare ingerenze indebite nell’autonomia d’impresa.
La seconda interrogazione, sempre a firma del consigliere Simona Princiotta, per conoscere i motivi del ricorso all’esterno per individuare le due professionalità che compongono l’Ufficio Energia; quelli del mancato ricorso al bando pubblico, anche interno, per la loro individuazione; e per conoscere, infine, i motivi dell’inserimento dell’Ufficio nello staff del Sindaco. Nella risposta scritta, il Direttore generale, Vincenzo Migliore, ha ricordato la prerogativa dei Sindaci di costituire uffici di diretta collaborazione per le funzioni di indirizzo e controllo attribuite dalla legge.“Per questo motivo- scrive Migliore – le scelte vengono fatte “intuitu personae”, mentre la collocazione dell’ufficio all’interno dell’unità di staff serve a rafforzare l’azione di indirizzo dell’Amministrazione in materia energetica, con il compito di raccordo con gli uffici tecnici dell’Ente”.
La terza interrogazione, a firma del consigliere Salvo Castagnino, riguardava le start up 2014 ed i ritardi nell’erogazione della metà dei contributi previsti per l’inizio delle attività imprenditoriali nel territorio. A rispondere in aula l’assessore Teresa Gasbarro: “Nessun ritardo, solo ossequioso rispetto delle norme procedurali previste dal bando” ha detto Gasbarro facendo poi il punto della situazione: 4 progetti conclusi con l’erogazione dell’intero contributo; 4 progetti per i quali è stata fatta richiesta di proroga da parte dei beneficiari; i rimanenti, già ultimati, e con contributo accreditato per stati d’avanzamento, saranno saldati dopo i controlli previsti dal regolamento del bando, quello documentale da parte degli uffici, e quello operativo da parte della Polizia municipale. Castagnino resta critico anche sulle modalità stabilite dalla presidenza del consiglio comunale per lo svolgimento dell’attività ispettiva. “Solo una delle mie interrogazioni calendarizzata  -tuona il consigliere di opposizione- è un modo per tapparmi la bocca, una censura. Esistono, però, atti depositati che produrrò- assicura Castagnino- per garantire i miei diritti-doveri istituzionali”.
La quarta interrogazione, a firma del consigliere Salvo Sorbello, sui patrocini onerosi concessi di recente dalla Giunta, per accertare il rispetto della normativa vigente con riferimento all’Anticorruzione, al Regolamento sui controlli interni, e a quello per la concessione di sovvenzioni, contributi e sussidi, che prevede tra l’altro il parere obbligatorio non vincolante della commissione comunale competente. “Per non parlare della solerzia con la quale alcuni patrocini sono stati concessi nello stesso giorno della presentazione delle relative domande” ha concluso Sorbello. La risposta scritta del Segretario generale, Danila Costa, ha sviluppato la materia dei patrocini onerosi, individuandone la “ratio” nel sostegno ad un’attività meritevole di supporto, finalizzata a favorire le iniziative della cittadinanza. “L’Amministrazione – ha detto Costa – si è mossa nell’ambito dell’impianto motivazionale di una recente sentenza della Corte dei Conti delle Marche che, reputando legittima qualsiasi contribuzione finalizzata ad erogare o ampliare un servizio pubblico, fa riferimento alle finalità pubbliche perseguite dalle attività patrocinate”. Per quanto concerne l’attività anticorruzione, il Segretario generale ha fatto riferimento al D.lgs. 33, e alla creazione nel sito della sezione “Amministrazione trasparente”, dove sono indicati tutti gli atti di concessione superiore a 1000 euro, condizione di efficacia dei suddetti provvedimenti. “Attività svolta dall’Ente- scrive Costa- che quindi ottempera pienamente all’obbligo di legge”.
Alla quinta interrogazione, a firma del consigliere Salvo Sorbello, per rivedere i criteri per l’attribuzione dei contributi della legge speciale su Ortigia e per conoscere i ritardi nella redazione del nuovo Piano particolareggiato, hanno risposto per iscritto gli uffici al Centro storico. L’assenza dell’assessore Francesco Italia, fuori sede, ha determinato il consigliere alla riproposizione dell’interrogazione.
La sesta interrogazione, sempre a firma del consigliere Salvo Sorbello, riguardava l’approvazione o meno da parte della Regione del Piano Urbanistico Commerciale e la verifica della sua conformità con la “vigente pianificazione urbanistica e quella relativa alla mobilità”. Nella sua interrogazione il consigliere chiedeva anche l’eventuale rilascio di autorizzazioni commerciali. A rispondere in aula l’assessore alle Attività produttive, Teresa Gasbarro: “Al momento nessuna risposta da parte della Regione, e nessuna autorizzazione commerciale concessa”.
La settima interrogazione, a firma del consigliere Massimo Milazzo, riguardava i costi e le entrate relative all’esercizio diretto del servizio idrico da parte del Comune, nonché l’individuazione, in caso di disavanzo, delle risorse per i costi ed i relativi capitoli di spesa; e l’eventuale esistenza di un piano industriale di sostenibilità della gestione diretta del servizio idrico. A rispondere l’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani, che ha parlato di poste in equilibrio. “A fronte di 6 milioni di costi totali ad oggi – ha detto – i ricavi dalla bollettazione sono di circa 2,4 milioni, ma fino al 10 ottobre, circostanza che dovrebbe portare al pareggio delle poste”.
Ottava interrogazione, ancora a firma del consigliere Milazzo, sugli incarichi a contratto attivati con risorse esterne all’Ente, con la richiesta del loro numero, sul rispetto dei criteri di conferimento, sulla presenza dei requisiti professionali in capo agli incaricati e il loro costo. “In un momento di grande crisi occupazionale – ha detto Milazzo – occorre evitare sprechi, soprattutto se è possibile ricorrere a risorse umane già in organico”. A rispondere per iscritto il Direttore generale, con l’indicazione delle tre unità inserite negli uffici di diretta collaborazione del Sindaco.
Ultima interrogazione, sempre a firma del consigliere Milazzo, sullo stato dei lavori sulle banchine del porto grande, sulla data di ultimazione degli stessi, sul pescaggio assicurato dopo la loro ultimazione, sui costi da pagare all’impresa per il loro fermo, sulla copertura finanziaria dell’appalto. A rispondere per iscritto il dirigente del settore e Rup, Emanuele Fortunato. Cronoprogramma rispettato ed ultimazione entro il 31 dicembre 2015; sul molo Sant’Antonio potranno attraccare navi da crociera, porta conteiners, medie navi da carico e cisterna; al lungomare Vittorio Emanuele potranno attraccare yacht di 100 metri e barche a vela di 50 metri. I costi da sostenere per il debito con la ditta ammontano a 4.398.816 euro, mentre la copertura finanziaria dell’opera è a valere sui fondi P.O. Fers 2006-2013.
Non trattate infine, per assenza del proponente, due interrogazioni a firma del consigliere Fabio Rodante.

 

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