Siracusa. Un lavoro per Aysegul, la "iena" Palmieri lancia l'appello su Facebook

 Siracusa. Un lavoro per Aysegul, la "iena" Palmieri lancia l'appello su Facebook

“Che dite, siciliani (e non), la piazziamo la pupa da qualche parte?”. Usa parole dirette Nina Palmieri per sollecitare quanti potessero a dare una mano ad Aysegul Durtuc , la diciannovenne turca vittima di una brutta vicenda, scaturita, alcuni mesi fa, nel fermo dei genitori. La giornalista della redazione de “Le Iene” ha preso la storia di Ayse a cuore, tanto da voler utilizzare Facebook per tentare di dare una mano alla giovane, che a Siracusa è tornata a vivere e a studiare. Un post scritto con il cuore e diretto al cuore. “A volte la vita ti fa dei regali. E allora la tua famiglia si allarga e “aggiungi un posto a tavola” e nel tuo cuore-scrive Nina Palmieri sui social network. Nella mia famiglia c’è anche Ayse, con i suoi 19 anni che sembrano 100 per tutte le cose che ha passato. Ora lei è in difficoltà e vi chiedo una mano. Ayse è  a Siracusa e piano piano, sotto gli occhi attenti della sua Amica Chiara e dei tanti che le vogliono bene, ha iniziato a ricostruire. È tornata a scuola e sta studiando per la maturità: manca poco e poi potrà inseguire il suo sogno di diventare una hostess (parla 4 lingue e ha voglia di vedere il mondo)”.  Aysegul non ha, però, più un posto in cui vivere. Ha bisogno di un lavoro pomeridiano con cui potersi permettere l’affitto almeno di una stanza. La giornalista di Mediaset fa presente che “la ragazza è armata di sorriso e buona volontà ma non ha nessuno, a parte noi”.
Nei mesi scorsi Aysegul Durtuc denunciò di essere stata trattenuta contro la sua volontà in Turchia. I genitori, Birol Durtuc, 40 anni, e la moglie Yasemin Durucan, 36 anni, residenti da tempo in Sicilia, erano stati fermati per sequestro di persona, rapina aggravata e stato di incapacità procurato mediante violenza, commessi in concorso con altre persone. In pratica avrebbero impedito alla giovane di fare rientro a Siracusa perchè contrari alle abitudini “troppo occidentali della ragazza”. Sono tornati poi in libertà secondo quanto ha deciso il gip, Migneco, secondo cui  la ragazza potrebbe avere mentito.  Mantenuta la misura del divieto di avvicinamento dei genitori nei luoghi abitualmente frequentati dalla figlia. Per la difesa dei due coniugi, Aysegul si sarebbe recata di buon grado in Turchia per frequentare, tra l’altro, una scuola di turismo. Ad ospitarla sarebbero stati i nonni.

 

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